Dopo aver analizzato in lungo e in largo il campionato scorso ruolo per ruolo, è arrivato il momento di voltare pagina e concentrarci sulla stagione che sta per iniziare....
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TOP - Nella maggior parte delle aste il portiere della Juventus è quello che viene pagato di più, ma è sempre una certezza. In prima fascia quindi c’è sicuramente Wojciech Szczesny, da prendere insieme a Buffon per evitare brutte sorprese. Al suo stesso livello mettiamo anche il portiere dell’Inter Samir Handanovic, che quest’anno ha davanti una difesa di ferro e in panchina c’è Conte che cura molto la fase difensiva.
OTTIMI - Un gradino sotto ci sono gli altri portieri delle big: da Donnarumma (se rimane) a Meret, passando per la novità Pau Lopez e la conferma Berisha. Ottime scelte sono anche alcuni portieri di squadre che di solito chiudono nella prima metà della classifica: Sirigu l’anno scorso è stato uno dei migliori portieri del campionato, Gollini non avrà più l’ombra di Berisha ed è il titolare scelto da Gasp; se si vuole risparmiare un po’ in porta, la coppia migliore come alternanza è Audero-Radu: uno dei due giocherà sempre in casa.
BUONI - Scendendo ancora di livello, si può spendere ancora meno scegliendo tre titolari di medio/basso livello: Musso e Consigli sono spesso discontinui, Dragowski ha fatto bene gli ultimi mesi del campionato scorso tra i pali dell’Empoli ma è alla sua prima vera stagione da titolare. Qui inseriamo anche Cragno, ma con un asterisco: qualche giorno fa il portiere ha subito un trauma contusivo distorsivo alla spalla destra durante l’amichevole contro il Fenerbahçe. Situazione da valutare, ma per Cragno si teme uno stop di circa 2 mesi.
LOW COST - In ultima fascia mettiamo i portieri che si giocano la salvezza. Tra questi, i migliori sono sicuramente Skorupski e Berisha, poi Sepe. Chiudiamo con i tre delle neopromosse, nelle quali l’unico sicuro del posto è Silvestri. Gabriel si giocherà una maglia da titolare con Vigorito, Joronen è arrivato con l’etichetta di pararigori ma dovrà superare la concorrenza di Alfonso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero