Diritti tv: caos in Lega, c'è una trama contro Micciché

Diritti tv: caos in Lega, c'è una trama contro Micciché
Sarà che l'assemblea di oggi torna in via Rosellini dopo quella fatta al Coni un mese fa. Sarà che l'assenza di soldi in cassa fa agitare i presidenti di...

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Sarà che l'assemblea di oggi torna in via Rosellini dopo quella fatta al Coni un mese fa. Sarà che l'assenza di soldi in cassa fa agitare i presidenti di serie A. Fatto sta che il clima è tornato quello litigioso. All'ordine del giorno ci sarebbe l'approvazione del bando della coppa Italia ma è inevitabile che l'argomento principale sarà quello legato ai diritti tv. Sky ha presentato un ricorso cautelare al tribunale di Milano che di tutta risposta ha sospeso il bando di Mediapro fino al 4 maggio. Stallo assoluto e lo spettro delle prime giornate senza copertura televisiva. I presidenti delle 20 squadre della massima serie sono divisi tra chi spinge per un canale della Lega e chi invece strizza l'occhio a Sky. Non è un caso che in questo clima sia la Governance sia le nomine siano nuovamente finite in secondo piano. La trama, ieri, si è infittita di un ulteriore mistero: pare che alcuni club stiano tramando contro il neo presidente Micciché. Il numero uno della serie A doveva essere eletto a scrutino segreto, e così è stato, salvo poi che quelle buste non siano state mai aperte e l'elezione sia avvenuta per voto palese all'unanimità. Ora alcuni presidenti vorrebbero vedere le preferenze contenute nelle buste convinti che più di uno non abbia votato per Micciché (senza l'unanimità il numero uno di via Rosellini aveva dichiarato che non avrebbe accettato l'incarico). Stavolta pare siano proprio le colombe a essersi vestite da falchi per spaventare la Lega, mettere pressione al commissario Malagò forzando così la mano per avere immediatamente un nuovo bando. Lo scopo è evitare un canale della Lega.

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Il Messaggero