Coronavirus, Spadafora: «Se non ci saranno indicazioni diverse da lunedì stop ai divieti»

Coronavirus, Spadafora: «Se non ci saranno indicazioni diverse da lunedì stop ai divieti»
«Abbiamo da poco concluso l'incontro alla Protezione civile con il premier Conte e in collegamento con i presidenti delle Regioni. Monitoriamo passo dopo passo e in...

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«Abbiamo da poco concluso l'incontro alla Protezione civile con il premier Conte e in collegamento con i presidenti delle Regioni. Monitoriamo passo dopo passo e in questo momento non ci sono le condizioni e i motivi per estendere i provvedimenti restrittivi ad altre regioni, nel modo più assoluto». Lo ha detto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, prima di entrare al Coni per partecipare al Consiglio Nazionale a proposito delle misure restrittive per il coronavirus già prese in sei regioni.


E sulla possibilità che il match di campionato Juventus-Inter a porte chiuse sia trasmesso in chiaro da Sky dichiara. «Sono decisioni che devono prendere le Leghe. Non entro in scelte che possono essere autonome del mondo dello sport, quello che abbiamo disposto è la necessità di salvaguardare la salute - ha detto -. Quindi ok alle gare a porte chiuse, provvedimento che noi non abbiamo imposto, non c'è l'obbligo. Alcune società hanno detto che le gare a porte chiuse creano dei danni. Nell'ambito dell'autonomia possono rinviare le gare nelle date disponibili. Mi dicono che le date sono strette ma questa è una cosa che non posso valutare io. Autonomia naturalmente nell'ambito delle direttive emanate dal governo».

«Se i dati non ci danno indicazioni diverse può darsi che da lunedì si possa non prorogare il divieto di disputare le gare». È poi l'annuncio fatto dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora al Consiglio nazionale del Coni. «La salute degli italiani - aggiunge Spadafora - viene prima di ogni gara e di ogni impegno sportivo. Se fosse necessario prorogare il divieto e la comunità scientifica ce lo consentirà delimiteremo il divieto di fare le gare solo a determinate aree. Oggi verrà emanato un decreto di divieto fino all'1 marzo consentendo alle federazioni di fare le gare a porte chiuse»
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Il Messaggero