Gli eroi anti-Covid all’Olimpico. L’occasione è la finale del 17 giugno a Roma. Giorno che si veste di un doppio significato visto che cade nel cinquantesimo...
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RITORNO ALLA NORMALITÀ
L’iniziativa di portare gli eroi anti-Covid allo stadio è il primo passo verso un ritorno progressivo alla normalità e all’obiettivo più grande della riapertura degli stadi. Sempre a piccoli passi. Non è un mistero che i presidennti della serie A stiano facendo grosse pressioni per riaprire gli impianti. I mancati incassi del botteghino sono una delle voci che lamentano nel bilancio. Così come la questione dei rimborsi agli abbonati. Una questione sempre più complicata. «Mi aspetto che a luglio il governo ci dia una prima riapertura parziale degli stadi» ha dichiarato qualche giorno fa lo juventino Agnelli portavoce di questa nuova battaglia del calcio. Ora è fondamentale ripartire, poi ci si concentrerà sui tifosi.
IL COEFFICIENTE
Non sarà una battaglia semplice. Le strade possibili sono due: il distanziamento sociale (il classico metro) oppure un coefficiente di presenze. La seconda sembra essere quella più percorribile. Non a caso si è parlato del 20% della capienza degli impianti. Dal 15 giugno riapriranno anche cinema e teatri e proprio su questo si vuole fare leva. Certo la mole di persone è diversa ma fondamentale sarà l’organizzazione. Il problema più grande che si pone è: come selezionare chi far entrare? Solo abbonati, ma su questo tema la discussione è più aperta che mai. Senza dubbio bisognerà redigere un nuovo protocollo a cui bisognerà attenersi strettamente. Indice puntato sulle ultime giornate. Si sta lavorando proprio su quel periodo per mettere a segno un altre grande colpo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero