Prima di stasera, la tana del Chievo-sorpresa era chiamata, nell’ambiente, Fort Bentegodi: non ci perdeva, la banda Maran, dal 31 gennaio scorso, e fatalità...
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È una vittoria che inietta autostima. Perché era la prima partita senza Montolivo e il 18enne Locatelli ha retto l’impatto dell’investitura, aiutato peraltro dall’intelligente assistenza di Kucka, bravo ad abbassarsi per toccare molti palloni e togliere pressione al «regista del futuro» (Berlusconi). Perché, inoltre, il chiavistello Bacca è rimasto in panchina 87’ senza che Lapadula lo facesse troppo rimpiangere. Due quasi assenze, di peso, tamponate positivamente. E poi, soprattutto, l’impressione è che il Milan di Montella sia un Milan interessante, fresco, sicuramente il Milan più bello degli ultimi anni. L’età media dei giocatori impiegati è la più bassa di serie A, 25 anni e 293 giorni. E si stanno facendo largo i Locatelli, Niang, Suso, Romagnoli. Il secondo posto in classifica non si vedeva da 6 anni. Una striscia di 5 risultati utili mancava da gennaio. Sono segnali di un Diavolo che dopo tanti tempi bigi sta trovando un modo per ricostruirsi.
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LE FORMAZIONI:
CHIEVO: Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Radovanovic, Izco, Castro; Birsa; Inglese, Floro Flores.
MILAN: Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Bonaventura; Suso, Lapadula, Niang. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero