Berrettini guarda al futuro: «Non mi pongo più limiti»

Berrettini guarda al futuro: «Non mi pongo più limiti»
E' un Matteo Berrettini in gran forma e pronto per affrontare le sfide del futuro: «Non ho nulla da rimproverarmi, ora non mi pongo limiti»:. Battuto dal...

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E' un Matteo Berrettini in gran forma e pronto per affrontare le sfide del futuro: «Non ho nulla da rimproverarmi, ora non mi pongo limiti»:. Battuto dal fuoriclasse spagnolo Rafa Nadal, il giovane tennista romano ha sfiorato l'impresa, ma ha dovuto alla fine arrendersi alla classe del maiorchino. «Ho dimostrato di essere pronto per questi palcoscenici. Sono entrato a testa alta anche se il braccio tremava. Ho sempre provato a farmi avanti e a dimostrare che in campo c'era un giocatore. Questa non era una cosa scontata alla vigilia perché poteva accadere quello che avevo vissuto a Wimbledon. Non è successo, vuol dire che ho imparato dalle esperienze passate . Mi fa piacere che Rafa, Federer e Djokovic parlino bene di me. Sto lavorando tanto, non dico per raggiungere i loro livelli perché forse sono inarrivabili, però mi fa piacere condividerci il campo». «Oggi il mio obbiettivo -ha aggiunto il tennista romano- era quello di aggredire subito Nadal anche perché nello scambio lui è forse il migliore al mondo. Ho cercato di usare le mie armi al meglio e ci sono riuscito per buona parte della partita. Poi ha preso il sopravvento, anche perché fisicamente tutti questi match giocati qui li ho accusati. Ha avuto tante palle break e le ho annullate con coraggio, sono andato 4-0 al tie-break giocando molto bene. Ma questo è il tennis, non ho nulla da rimproverarmi. Fino a poco tempo fa non pensavo di raggiungere una semifinale in uno Slam: lui era pronto per giocare 6 ore ad alti livelli, io magari 3 o 4. Questo è un aspetto che dovrò migliorare Però sono molto contento, ho avuto le mie chance perché me le sono meritate, ho giocato bene. Quindi ho tanta fiducia nonostante la sconfitta». Di Nadal Berrettini ha sofferto soprattutto il servizio «è un colpo che viene spesso sottovalutato. È davvero fastidioso varia tanto gli angoli e poi ti fa molto male con il primo colpo dopo la battuta».
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Il Messaggero