Torna a Santa Cecilia il pianista Ivo Pogorelich, ex enfant terrible della musica classica

Il pianista Ivo Pogorelich
Lo straordinario pianista Ivo Pogorelich, ex enfant terrible della musica classica, torna dopo una lunga parentesi sul palcoscenico dell' Accademia Nazionale di Santa Cecilia...

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Lo straordinario pianista Ivo Pogorelich, ex enfant terrible della musica classica, torna dopo una lunga parentesi sul palcoscenico dell' Accademia Nazionale di Santa Cecilia in un recital attesissimo per la Stagione da Camera domenica 1 dicembre alle 20:30 all' Auditorium Parco della Musica.


Il grande artista croato proporrà alcuni capisaldi del suo repertorio: Gaspard de la nuit di Ravel, suo cavallo di battaglia immortalato nel 1983 in una incisione intramontabile della Deutsche Grammophon che lo ha consacrato tra l'olimpo dei giganti del pianoforte; la Suite Inglese n.3 di Bach; la Sonata op.22 di Beethoven; Barcarolle op.60 e il Preludio op.45 di Chopin.

Pogorelich, 58 anni di Belgrado, ha esordito a Santa Cecilia nel 1983 e si è esibito l'ultima volta per l' Accademia Nazionale nel 2011. Formatosi a Mosca studiando con Aliza Kezeradze, divenne famoso a 22 anni per un concorso non vinto, il Concorso internazionale Chopin di Varsavia dove la sua esclusione provocò le dimissioni di Martha Argerich che definì il giovane pianista «un genio».

Da allora Pogorelich ha conquistato il pubblico di tutto il mondo e suonato con le orchestre più prestigiose, dai Berliner e Wiener Philarmoniker alla New York Philarmonic. Negli ultimi anni si è dedicato particolarmente a sostenere i giovani musicisti. È attivo inoltre in campo umanitario come ambasciatore di pace dell'Unesco ed ha istituito borse di studio per i giovani in Croazia.

Si esibisce regolarmente in concerti di beneficenza per finanziare la ricerca sul cancro. Ha ricevuto il premio di ambasciatore di eccellenza dalla Fondazione degli ambasciatori di Pasadena. Ha partecipato a numerosi concerti per raccogliere fondi a favore dell'Unesco e della Croce Rossa per la realizzazione di ospedali e la ricostruzione del suo paese. 
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Il Messaggero