“Gli ultimi giorni di Pompei” Remix: evento multimediale mercoledì 14 a Roma con Edison Studio e Dissonanzen

“Gli ultimi giorni di Pompei” Remix: evento multimediale mercoledì 14 a Roma con Edison Studio e Dissonanzen
E' stato uno dei primi kolossal mai realizzati, con migliaia di attori coinvolti e il Vesuvio che erutta con effetti speciali e distrugge la città. Il film...

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E' stato uno dei primi kolossal mai realizzati, con migliaia di attori coinvolti e il Vesuvio che erutta con effetti speciali e distrugge la città. Il film muto “Gli ultimi giorni di Pompei”, celebre pellicola del 1913 di Eleuterio Ridolfidi si trasforma in evento multimediale al Teatro Palladium di Roma mercoledì 14 alle 20.30 per il 55° Festival Nuova Consonanza.Nell’anniversario dei loro 25ennali e per la prima volta insieme, Edison Studio e Dissonanzen, fra gli ensemble italiani più importanti nella scena contemporanea per l’elettroacustica, presentano Pompei Last Days V-Remix evento multimediale in cui musica dal vivo, elaborazione elettronica e rielaborazione video si intrecciano sulla proiezione.


Il film viene scomposto e ricomposto dal vivo da Andrea Pennisi (VJ Lapsus) in stretta connessione con la musica eseguita dall'ensemble Dissonanzen (flauto, tromba, pianoforte digitale e tastiere) e dal collettivo di compositori/esecutori Edison Studio mediante elettronica in tempo differito e live electronics. L’evento si rivolge non solo a chi si interessa di cinema, ma anche agli appassionati di musica elettronica e di colonne sonore, oltre a coloro che sono interessati all’elaborazione video. In questo senso gli effetti speciali dell’epoca si fondono con quelli odierni in una connessione a distanza di più di 100 anni. L’apporto di Edison Studio sarà quello di fondere la musica elettroacustica con la ricostruzione degli ambienti sonori del film e l’invenzione di dialoghi che riportano l’emozione della voce mancante normalmente nei film dei primi del Novecento. Inoltre, il suono degli strumentisti di Dissonanzen sarà elaborato dal vivo e spazializzato in surround.
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Il Messaggero