È morta a Roma la scrittrice e saggista Giuliana Morandini, 81 anni, di Udine, vincitrice del Premio Prato per la narrativa nel 1978 per I cristalli di Vienna, del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Giuliana Morandini si è dedicata anche all'attività critica, occupandosi soprattutto della letteratura in lingua tedesca e al teatro. Oltre ad aver curato la pubblicazione di opere di Euripide e di Beckett, si è occupata dell'edizione tedesca dei lavori teatrali di Pasolini. Ha rivolto la sua attenzione alla condizione della donna negli ospedali psichiatrici con il saggio-inchiesta E allora mi hanno rinchiusa (1977). Nell'antologia La voce che è in lei (1980) ha proposto una scelta di opere di scrittrici e poetesse poco conosciute dell'Ottocento e del Novecento. Le donne sono protagoniste anche di numerosi suoi romanzi, in un clima di smarrimento alla ricerca di un'identità o di una memoria da recuperare: I cristalli di Vienna (1978); Caffè Specchi (1983); Angelo a Berlino (1987). L'ambientazione in area germanica torna nel romanzo storico Sogno a Herrenberg (1991), in quello «archeologico» Giocando a dama con la luna (1995), che analizza le contraddizioni di un Paese diviso tra il classicismo ideologico, nutrito dall'amore per l'arte greca, e la passione bellica di conquista. In Sospiri e palpiti. Scrittrici italiane del Seicento (2001) ha rappresentato il XVII secolo, nel quale le donne hanno avvertito una particolare esigenza espressiva. Nel 2006 ha pubblicato Notte a Samarcanda. Nel 2007 è stata nominata Commendatore della Repubblica Italiana.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero