Anche con il caldo si può avere voglia di una bella amatriciana, ed ecco spiegata l’esplosione di una tendenza, quella dei gelati gastronomici che consentono di...
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A realizzarlo sono stati la chef Claudia Massara e Andrea Fassi, il noto maestro gelatiere romano che da anni si cimenta con verdure fresche e fiori sotto forma di gelato. La tendenza – consacrata dall’ultima edizione di Identità golose che ha dedicato la sua sezione “Identità di gelato” ai gelati gastronomici – a Roma è molto in voga: sulla falsa riga di una nota gelateria romana (in zona colli Portuensi) celebre per il suo gelato con olive, zucca e senape, e soprattutto per il suo cacio e pepe, anche un noto oste romano, Arcangelo Dandini, ha realizzato lo stesso tipo di prodotto per poi allargarsi ai formaggi in purezza (gorgonzola e Castelmagno) e a uno sfizioso gelato di baccalà e semi di finocchio: “Giusto adesso sto mettendo in carta un gelato al tuorlo fatto con le uova di Paolo Parisi. La mia passione per i gelati gastronomici parte da lontano: già nel 2005 avevo fatto un gelato al cioccolato bianco con alici e mandorle”, ci ha detto. Anche gli stellatissimi fratelli Serva – che proprio stasera saranno protagonisti, presso il Palazzo Pallavicini Rospigliosi, di una cena in cui lanceranno un progetto di beneficienza a favore di Amatrice – sono amanti dei gelati gastronomici: “Li facciamo dal 2003, dal gelato birra e gassosa, al sorbetto con basilico, acqua di pomodoro e aceto di Champagne, che abbiamo attualmente in carta, a un più semplice gelato ai pomodori e riso”, hanno precisato. Se Dario Rossi – a Frascati – prepara un’ottima Panzanella romana con gelato al pomodoro, olio, basilico e pane, un gelato al baccalà alla romana e uno ricotta di pecora con fiori di zucca e alici, c’è pure Renato Trabalza che da Sora Lella “cucina” dei sorbetti salati (uno pomodoro e basilico e un altro melanzane e cioccolato), dei gelati al formaggio (primo sale e caciofiore) e il gelato al pancotto con i fagioli di Onano: “A Identità di gelato ho preparato un risotto al pepe rosa con gelato al fegato di vitello, un piatto in cui la convivenza fra il caldo e il freddo è particolarmente riuscita. I nostri clienti, seppur abituati alla cucina romana classica, vivono questi esperimenti con divertimento, non come un oltraggio alla tradizione”. Marco Lombardi Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero