Il film si chiama “Buio”, è un thriller apocalittico ma pieno di speranza, opera prima diretta da Emanuela Rossi, prodotto e distribuito da Courier Film con la...
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«La novità sta nel coinvolgimento degli esercenti delle sale - spiega Antonio Carloni, direttore commerciale che si occupa della distribuzione di “Buio” per Courier Film - Abbiamo inventato questo sistema e saremo i primi a sperimentarlo, ma altri produttori e case di distribuzione lo utilizzeranno nel mese di maggio, credo per altri 15-20 film. L’architettura web che abbiamo progettato è particolare ma abbastanza semplice. Si tratterà di inserire un bottone sul sito del cinema (una landing page) da cliccare per acquistare il film. All’inizio sarà l’esercente a inviare una mail alla sua lista di clienti “invitandoli” a vedere la pellicola. I film verranno promossi su blog, chat, Facebook, MYmovies e altri mezzi. Finora hanno aderito una cinquantina di esercenti in tutta Italia per un totale di circa 80 sale. Sono liberi di farlo, non è un decreto legge. Finora erano contrari a favorire il web, ma in questo momento appare l’unica strada percorribile».
«All’esercente - spiega ancora Carloni - verrà riconosciuto il 30% sul netto, quindi circa 1,20 euro per ogni spettatore. Chi acquista il biglietto, ovviamente per una sola visione, avrà una settimana di tempo per vedere il film, e potrà vederlo a casa con la sua famiglia, quindi il costo pro capite diventerà irrisorio. Il 7 ci sarà l’anteprima in diretta con la regista Emanuela Rossi, e dall’8 “Buio” sarà disponibile per 15 giorni. Poi vedremo come procede. Diciamo che il sistema è momentaneo, e poi si tornerà al cinema. Ma forse potrà essere utilizzato anche dopo per allungare la vita del film, una volta smontato dal cinema e prima che arrivi in home video. In fondo ormai il pubblico si è abituato a vedere i film su internet, duplicati sul televisore, siamo diventati esperti per necessità, il dramma ci ha resi tutti tecnologici, e questo ha anche ripercussioni positive».
Il film narra di Stella, diciassettenne che vive con le due sorelle più piccole, Luce e Aria, in una casa dalle finestre sbarrate, una sorta di eterna quarantena.
Il Messaggero