Anna Marchesini, sul suo sito l'allegro testamento: «Ho già adocchiato una vetrinetta per le mie ceneri»

Anna Marchesini
Sarà impossibile dimenticarla. In eredità ci lascia la ‘sua’ Lucia Mondella, i seminari di educazione sessuale della sessuologa Merope Generosa,...

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Sarà impossibile dimenticarla. In eredità ci lascia la ‘sua’ Lucia Mondella, i seminari di educazione sessuale della sessuologa Merope Generosa, l’attrice Dolores nella parodia della telenovela brasiliana e la cameriera secca dei signori Montagnet, come anche i suoi tre romanzi Il terrazzino dei gerani timidi, Di Mercoledì e Moscerine, i monologhi e gli innumerevoli sketch comici. Si è spenta all’età di 63 anni Anna Marchesini, da tempo affetta da artrite reumatoide.

 
Attrice, scrittrice, comica, donna colta, regista e autrice, originaria di Orvieto, si laurea nel 1979 all’Accademia d'Arte drammatica Silvio d'Amico (vi torna nel 2007 per insegnare), che riterrà sempre la sua casa. Da subito recita i classici come Anton Cecov, ma anche Alan Bennett, Annibale Ruccello fino a Samuel Beckett (indimenticabile la sua versione del 2008 di "Giorni Felici"), ma il successo popolare arriva nel 1982, l’anno della svolta, con la nascita del Trio Marchesini/Solenghi/Lopez. Ricorda lei stessa nel sito www.annamarchesini.it: «In Svizzera in un programma per gli italiani incontro Tullio Solenghi e già rido. Nel frattempo al doppiaggio di cartoni animati a cui mi dedicavo fra uno spettacolo e l'altro, conosco Massimo Lopez e ancora ridiamo».
 
Scritturati dalla Rai di Genova da tredici puntate del varietà radiofonico del sabato mattina diventano 52 su Radio2. Segue immediatamente la tv con Tastomatto diretto da Enzo Trapani e nel biennio 1985/86 la grande maratona di Domenica In (40 puntate). È del 1987 l'edizione di Fantastico 7 condotta da Pippo Baudo, con i balletti di Lorella Cuccarini e Alessandra Martines passata alla storia oltre che per la loro comicità, per lo sketch in cui il trio prendeva in giro l'Ayatollah Khomeini: il governo Iraniano richiamò l'ambasciatore a Roma, chiudendo l'Istituto italiano di cultura.
 
In tre tornano a teatro nel 1988 con un altro successo: "Allacciare le cinture di sicurezza" replica per tre anni, facendo il tutto esaurito. È poi la volta della geniale e indimenticabile parodia de I Promessi Sposi trasmessa in 5 puntate da Rai 1 con ascolto medio di 13 milioni e picchi di 17. Nei primi anni Novanta, dopo il successo de In principio era il Trio, i tre decidono di sciogliersi. Anna accetta di tornare in televisione nel 2008, dopo la lunga assenza per la malattia, per celebrare i 25 anni di attività del Trio con “Non esiste più la mezza stagione”.
 

Riguardo la sua passione per il teatro e per l’Accademia Silvio D’Amico, sul suo sito ha lasciato questa profeticadichiarazione: «Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo. Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri. È una aspirazione che piano piano troverò il coraggio di far uscire alla luce. Che detto di un mucchietto di ceneri non è appropriato. Posso tentare.... e se mi ribocciano? E se poi l'Accademia trasloca? E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No eh! essere spazzata via dall'Accademia no mai più!».

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Il Messaggero