Maker Faire 2018: "House of drones", migliaia di piloti tra battesimo del volo e gare

Migliaia di piloti esperti, novizi e tanti bambini alla voliera dei droni di Maker Faire 2018: una gabbia a rete con un percorso ad ostacoli dove, droni semplici e da...

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Migliaia di piloti esperti, novizi e tanti bambini alla voliera dei droni di Maker Faire 2018: una gabbia a rete con un percorso ad ostacoli dove, droni semplici e da competizione, stanno volando ormai da tre giorni. «Abbiamo ricevuto la visita di molte persone al battesimo nel volo, che qui hanno trovato operatori esperti da cui hanno imparato i primi consigli per pilotare un drone giocattolo. Ma anche appassionati, quindi già espert,i che hanno potuto provare droni da competizione. Ovviamente trovandoci al chiuso, le loro prestazioni sono limitate al 30% delle loro potenzialità, perché la velocità massima può raggiungere i 140 km/h» spiega Paolo Mirabelli, il responsabile di "house of drones" a Maker Faire 2018.

 
Le differenze però non si esauriscono qui, perché nel mondo dei droni esistono due modi di pilotare. Quello più classico, cioè a vista, e quello hi-tech, denominato FPV (front person view) dove l’operatore indossa degli occhiali, con i quali vede ciò che inquadra la telecamera montata sul drone. Per Mirabelli questa tecnologia aeronautica domestica sta guadagnando sempre più consensi «grazie ai prezzi di accesso per l’acquisto di un drone. Appena 100 euro, per un modello base che può essere usato tenendo a mente alcuni requisiti di sicurezza»: massimo 70 metri di altezza, distanza dai centri abitati, divieto di volo notturno e sopra assembramenti di persone. «Invece per pilotare un drone ad uso professionale serve un attestato o un’autorizzazione da parte dell’Enac dopo il superamento di un esame specifico». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero