Regge un frigo su una macchina in movimento: quando il trasporto è folle

Regge un frigo su una macchina in movimento: quando il trasporto è folle
Cosa non si fa per risparmiare sul trasporto. Due amici “disperati” di West Auckland, in Nuova Zelanda, non avendo a disposizione un furgone e non volendo chiamare una ditta...

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Cosa non si fa per risparmiare sul trasporto. Due amici “disperati” di West Auckland, in Nuova Zelanda, non avendo a disposizione un furgone e non volendo chiamare una ditta di trasporti si sono inventati un modo a dir poco pericoloso per trasportare un frigorifero: hanno caricato sul tettuccio della macchina il pesante elettrodomestico e, non avendo delle corde per assicurarlo, uno dei due è montato sul bagagliaio della macchina in movimento. Con un paio di infradito ai piedi, l'uomo ha viaggiato abbracciando il frigorifero mentre l'amico guidava la macchina.




Uno spettacolo a dir poco incredibile per i passanti che si sono visti sfilare sotto gli occhi la vettura e non hanno perso occasione di immortalare la scena. La foto, finita su Facebook in poco tempo, è stata condivisa da centinaia di persone e ha ricevuto una valanga di like. La condivisione ha permesso anche l'identificazione dell'uomo in equilibrio sull'auto che ha commentato: «Questo sono io. Non avevamo una corda, la macchina non ha subito danni e siamo arrivati a casa in sicurezza».



Ma ovviamente non tutti hanno apprezzato e Daniel Jackson è stato travolto da rimproveri e critiche per aver messo in pericolo se stesso e soprattutto gli altri automobilisti. Poche ore più tardi Jackson è ricomparso sul social network per precisare: «C'ero io a reggere il frigo per evitare che cadesse. Abbiamo percorso al massimo 1 chilometro e andavamo a 20 chilometri orari. State calmi, ragazzi, e guardate la parte divertente».



Non ci ha trovato nulla di spiritoso la polizia che ha condannato il gesto e adesso individuerà i responsabili per punirli. All'inizio del mese, gli agenti della polizia stradale australiana avevano condiviso foto di alcuni trasportatori fai-da-te per bollare questi comportamenti come inqualificabili e perseguibili. Pare che ancora la lezione non sia chiara. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero