Scuola riparte senza restrizioni Covid, come vincere la paura del primo giorno in aula

Domani lezioni al via in molte regioni. L’esperta: «Ragazzi smarriti, va trasmessa loro l’idea di classe come luogo di crescita»

Scuola riparte senza restrizioni Covid, come vincere la paura del primo giorno in aula
Domani si torna in classe, dopo tre mesi di pausa gli studenti rientreranno tra i banchi e, ad attenderli, ci saranno le novità nell'organizzazione scolastica ma anche...

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Domani si torna in classe, dopo tre mesi di pausa gli studenti rientreranno tra i banchi e, ad attenderli, ci saranno le novità nell'organizzazione scolastica ma anche le vecchie ansie legate alle interrogazioni, ai voti e ai nuovi cicli da affrontare.

 

Graduatorie sbagliate, centinaia di cattedre scoperte: rischio caos per il rientro a scuola

 


Un rientro che interessa qualcosa come 7.286.151 alunni di età compresa tra i 3 e i 19 anni, per un totale di 366.310 classi. Per la maggior parte la campanella suonerà domattina, la data è scelta da regioni come Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella Provincia di Trento ma giocheranno d'anticipo anche molte scuole di altre regioni, come il Lazio che apre ufficialmente l'anno il 15.


LE NORME
In pochi giorni riapriranno circa 40 mila sedi scolastiche e lo faranno tutte senza norme anti-covid: non ci sarà più l'obbligo di mascherina o di vaccino né il distanziamento. Una scuola alla vecchia maniera, quindi, che ai ragazzi più piccoli potrebbe apparire sconosciuta. Ma allora gli studenti come possono affrontare la ripresa dell'anno scolastico? Uno stato d'animo che interessa in particolar modo i ragazzi delle prime classi. L'ordine degli psicologi, soprattutto negli ultimi anni, ha collaborato con le scuole per restare al fianco dei ragazzi non solo per i rischi della pandemia ma anche per affrontare paure diffuse alla loro età, non solo quindi problematiche patologiche.


«Quello che dobbiamo trasmettere ai nostri ragazzi - spiega la psicologa Elena Arestia, coordinatrice di uno dei gruppo di psicologia scolastica organizzati dal Consiglio dell'ordine degli psicologi - è l'idea di una scuola che aiuta a far crescere le persone. Non devono vedere l'ambiente scolastico solo come un luogo di studio e di valutazione ma anche come uno spazio per crescere e socializzare». Quest'anno gli alunni che frequenteranno la scuola elementare saranno in tutto 2.260.929. Il consiglio è far vedere nell'esperienza scolastica l'occasione per interagire con i compagni, non solo per apprendere.


I GENITORI
«Quest'anno torneranno anche le gite scolastiche - spiega la dottoressa Arestia - così come le attività laboratoriali. I genitori inoltre non devono dare troppa importanza al singolo voto: ogni bambino cresce e sboccia con i suoi tempi. Lo sviluppo non è uguale per tutti». I ragazzi che frequenteranno le medie sono 1.557.403. Hanno un'età sospesa tra l'infanzia e l'adolescenza, anche le materie di studio cambiano così come cambia l'approccio allo studio. «Per aiutare gli alunni in questa fase di passaggio - spiega la Arestia - è importante che nelle aule si crei il gruppo classe dove i ragazzi non si sentono soli, si possono confrontare. Anche i docenti possono aiutarli, lavorando per far sì che si crei un gruppo affiatato, senza contare che, lavorando in un gruppo, anche l'apprendimento è facilitato».


Frequenteranno le superiori 2.645.849 ragazzi, il 51,1% ha scelto un indirizzo liceale, il 31,8% un tecnico e il 17,1% un professionale. Chi inizia un percorso superiore, quindi, ha già scelto quale strada percorrere. «I genitori possono trasmettere l'entusiasmo ai loro figli - spiega la psicologa -. Gli adolescenti spesso hanno solo bisogno di un confronto e non possono chiederlo al professore perché ne temono il giudizio».


 

 

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Il Messaggero