Distanziamento fisico, in primis, poi mascherine durante la permanenza a scuola, e comunque come misura straordinaria per «consentire la ripresa delle attività...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Scuola, i presidi: «Banchi distanziati non obbligatori? Tanto rumore per nulla»
Scuola, rientro in sicurezza:corsa dei presidi per il “medico competente”
Nell’ultima riunione del Cts del 10 agosto, svoltasi in videoconferenza fra le Prefetture di Savona, Vibo Valentia e la sede romana della Protezione civile, gli scienziati hanno fornito queste raccomandazioni rispetto alla nuova domanda posta dalla ministra Lucia Azzolina tramite il collega della Salute Roberto Speranza, collegato in call: «se nelle situazioni in cui non sia possibile garantire il distanziamento prescritto, l’utilizzo della mascherina possa ritenersi soluzione idonea allo svolgimento dell’attività scolastica». Dal verbale della riunione, di cui Il Messaggero.it è venuto in possesso, si evince che gli esperti ribadiscono: «il distanziamento fisico rimane uno dei punti di primaria importanza nelle azioni di prevenzione del contenimento epidemico». E ricollegandosi a precedenti pronunciamenti, per la «dinamicità del contesto scolastico e nelle situazioni in cui si dovesse verificare l’impossibilità di garantire il distanziamento fisico, l’utilizzo della mascherina rappresenta uno strumento prevenzionale cardine».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero