È da qualche tempo che sul dizionario si possono trovare sono parole contrassegnate da una croce, simbolo che le identifica come arcaiche e desuete, ma...
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«Con laconico, ad esempio, si sfoglia la storia antica. La Laconia era una regione di Sparta e per tradizione gli spartani, a differenza degli ateniesi, parlano poco». L’iniziativa non si ferma al vocabolario, l’invito infatti è rivolto anche ai principali capoluoghi italiani. A Milano ad esempio, nella settimana della moda, il marchio MSGM ha dedicato una collezione a questo tema, scrivendo sui capi lemmi a rischio come impavido, impetuoso, vivido, illogico e radioso. In altre città invece sarà proposta un’installazione-vocabolario con un monitor touchscreen che presenterà a rotazione 5 delle 3.126 parole da salvare. Se da un lato rischia di impoverirsi, dall’altro la nostra lingua si arricchisce.
«Si possono prendere in considerazione diverse categorie, - continua Cannella - per esempio nascono nuove parole nel campo dei diritti. Avremo così il biodiritto, di cui si sta discutendo molto, e il cisgender, per il quale il sesso biologico coincide con l’identità di genere». Non mancano poi gli anglicismi, che però non devono essere temuti: «La nostra lingua è saldissima, ha radici profonde ed è ricchissima di sfumature nel bene e nel male. L’italiano ha saputo mantenere negli anni la ricchezza della parola, che adesso è tutta da rilanciare».
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Il Messaggero