Coronavirus. «Ci stiamo affidando a spazzatura scientifica», metà delle pubblicazioni scientifiche sul Covid-19 pubblicate da gennaio ad oggi non hanno base...
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«Ci stiamo affidando a spazzatura scientifica, rilanciata da una cassa mediatica continua. L'improvvisa attenzione alla scienza - denuncia - sta portando all'abbassamento dello standard di qualità del prodotto. Ci troviamo molto presto a recepire informazioni false, che è peggio che non avere informazioni. Risulta urgente un centro di controllo della qualità della produzione e della comunicazione scientifica». «Ho esaminato database di 1.636 pubblicazioni scientifiche da gennaio sul Covid (ciò che è stato indicizzato su PubMed): prima cosa che si osserva: oltre la metà delle pubblicazioni è fatta di editoriali e lettere. Tra questi mezzi particolari che non rientrano nel campo degli articoli scientifici classici - sottolinea - ci sono pezzi che parlano di veicolazione in aria del virus», conclude il componente dell'Associazione Luca Coscioni Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero