I piercing

Nel 2015, uno studente di un istituto alberghiero di Arzachena, in provincia di Sassari, era stato allontanato dalla classe perché indossava un piercing al naso e un brillantino sotto la palpebra. Ornamenti vietati dal regolamento interno della scuola.

Il caso di Mattia Carbini, 18 anni, aveva fatto scoppiare un putiferio di polemiche durante una successiva assemblea di istituto, nella quale diversi docenti si erano schierati dalla parte del padre del ragazzo, che giudicava il regolamento scolastico "discriminatorio" e "fuori dal tempo". Un'altra questione sollevata dal genitore riguardava quella degli orecchini, vietati anche quelli, ma solo agli uomini. La preside si era difesa citando il documento che imponeva agli alunni di entrare a scuola con un abbigliamento adeguato.

Il caso di Arzachena rappresenta un chiaro esempio dei disagi creati dai buchi normativo della legge italiana in materia. E non è l'unico.