I capelli colorati

Nel 2021 si è verificato un caso molto simile a quello di Arzachena, in un istituto alberghiero lombardo. Oggetto della disputa al "Carlo Porta" di Milano erano stati i capelli blu di uno studente.

L'alunno in questione era stato puntito con una nota, poi ritirata. «Ad un’alunno della nostra scuola è stato imposto di cambiare colore di capelli per non incorrere in note disciplinari, per colpa di una tinta che non è risultata di gradimento ai responsabili della nostra scuola», si legge in un comunicato diffuso dell'unione studentesca dell'istituto, che ha ricordato come l'alunno colpito dal provvedimento abbia tagliato i capelli pur di evitare il "richiamo".

La replica della scuola era arrivata tramite una circolare firmata dalla dirigente Rossana Di Gennaro, con generici "chiarimenti sull'abbigliamento", che richiamava i ragazzi all'attenzione anche sugli abiti scelti: «La specificità dell'istituto richiede precisi requisiti in ordine all’acquisizione di una fisionomia professionale - si legge nell'avviso riportato da Milano Today - si precisa che gli studenti che nella giornata scolastica abbiano solo attività di laboratorio per le quali è prevista apposita divisa, sono tenuti a presentarsi a scuola con un abbigliamento consono e assimilabile per stile e colori alla divisa. Si prega perciò di evitare di indossare un abbigliamento troppo difforme dalla richiesta, come per esempio: pantaloni con strappi, felpe, scarpe e tute da ginnastica».