Prigozhin morto, chi era il leader Wagner nella lista passeggeri dell'aereo caduto in Russia. Era il «cuoco» di Putin

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Il suo ruolo nella guerra Con l'inizio...

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Il suo ruolo nella guerra

Con l'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022, lo chef di Putin diventa uno dei protagonisti della guerra. In primavera Prigozhin si fa fotografare in mimetica, nel Donbass. Mettendo in chiaro, anche nei confronti del Cremlino, che l'operazione speciale si regge anche sulla Wagner e - a detta del suo fondatore - sui 50mila uomini da lui schierati. A novembre, la Wagner viene inclusa dall'Eurocamera nella lista delle organizzazioni terroristiche. Prigozhin risponde mostrando il suo regalo agli eurodeputati: la custodia di un violino, con dentro un martello insanguinato.

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Dall'Ucraina i video dello chef di Putin aumentano esponenzialmente, così come la crudezza delle immagini da lui postate. E anche le sue invettive: prima contro le colombe russe, poi contro i vertici militari, più volte tacciati di incompetenza. A partire dal ministro della Difesa Sergei Shoigu, colpevole a suo dire di aver abbandonato la Wagner sul fronte di Bakhmut senza munizioni né supporto aereo, e perfino di aver bombardato una sua base. È l'inizio della fine dell'idillio tra Prigozhin e il Cremlino. La marcia degli ammutinati verso Mosca del 24 giugno segna il punto di non ritorno: da quel giorno, per chi conosce le cose russe, Prigozhin diventa «un morto che cammina».

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