Caldaie, asili, ricariche: le dieci variazioni per salvare la prossima rata del Pnrr

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Colonnine

Pieno green, nuovi bandi in arrivo

di Gabriele Rosana

Nuove gare d’appalto per installare colonnine di ricarica per le auto elettriche sulle superstrade italiane. Tra i correttivi agli obiettivi intermedi non ancora centrati previsti dalla quarta rata del Pnrr italiano rientra pure la possibilità per il governo di indire una nuova procedura concorsuale pubblica per lo sviluppo delle infrastrutture per la mobilità elettrica nelle aree extra-urbane. La precedente gara relativa alle superstrade, infatti, era andata quasi deserta, con i pochi progetti ricevuti dal ministero per l’Ambiente e la sicurezza energetica che non presentavano i requisiti necessari richiesti dal bando contemplato nell’ambito della missione 2 del Pnrr “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.

L’obiettivo è incentivare con contributi a fondo perduto fino al 40% la costruzione di punti di ricarica veloci e ultra-veloci: 360 milioni sono stanziati per le superstrade, 353 per i centri urbani. Ieri, intanto, nella plenaria di Strasburgo, il Parlamento Ue ha approvato in via definitiva le nuove regole sulle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, parte del Green Deal Ue. Il regolamento sulle infrastrutture di rifornimento alternative prevede che entro il 2026 ci sia una colonnina per le auto ogni 60 chilometri sulle principali strade europee, con una potenza iniziale di 400 chilowattora (da portare a 600 in due anni). Per camion e pullman, l’obiettivo è avere punti di ricarica ogni 120 chilometri entro il 2028 su metà delle arterie Ue più importanti. I distributori dell’idrogeno, invece, dovranno essere installati ogni 200 chilometri entro il 2031. Ogni Paese presenterà un piano per raggiungere i target, ma sono previste deroghe per zone remote, isole e strade poco trafficate.

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