Attacco nucleare russo all'Ucraina, l'allarme Usa e la preparazione per sventare la minaccia: quando e dove Putin voleva colpire

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Il contesto

La fine dell'estate 2022 si stava configurando come un periodo devastante per le forze russe perché le truppe ucraine stavano cercando di avanzare sulla Kherson occupata dai russi nel sud. Lo scenario prevedeva un'azione di forza delle truppe ucraine che avrebbero potuto circondare le unità russe. L'opinione all'interno dell'amministrazione americana - scrive Sciutto - era che questa minaccia avrebbe potuto sfociare in un «potenziale innesco» per l'uso di armi nucleari.

«A Kherson a quel tempo c'erano segnali crescenti che le linee russe potevano crollare. Decine di migliaia di soldati russi erano potenzialmente vulnerabili», ha aggiunto la fonte citata da Sciutto.

I funzionari statunitensi erano preoccupati che il presidente Vladimir Putin, dopo aver detto al popolo russo che Kherson era parte della Russia, non avrebbe reagito bene alla sua perdita.

«Uno degli scenari che avrebbero contemplato l'uso di armi nucleari erano situazioni che rappresentavano minacce esistenziali allo Stato russo, minacce dirette al territorio russo», ha detto il primo alto funzionario dell'amministrazione. In un quadro simile, dunque, è stato valutato che la Russia avrebbe potuto considerare un attacco nucleare tattico come un deterrente contro ulteriori perdite di territorio russo in Ucraina così come qualsiasi potenziale attacco alla Russia stessa.

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