Omicron, primo morto in Gran Bretagna. Johnson: «Sbagliato pensare che sia meno pericolosa». Primo caso in Cina

Lo ha annunciato il premier britannico, invitando la popolazione ad accelerare sulla terza dose

Arriva la prima vittima della variante Omicron. Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato che «almeno un paziente» affetto dalla nuova variante è...

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Arriva la prima vittima della variante Omicron. Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato che «almeno un paziente» affetto dalla nuova variante è deceduto nel Regno Unito. Lo riferisce la Press Association. «Credo che per ora non dovremmo considerare le teorie sulla supposta minore pericolosità di questa variante», ha detto il primo ministro.

 

Covid, Johnson corre ai ripari contro la variante Omicron: urgente fare la terza dose di vaccino

 

Omicron, primo morto in Gran Bretagna

Johnson ha parlato ai giornalisti mentre era in visita a un centro di vaccinazione a Paddington, nell'ovest di Londra. Il premier britannico ha sottolineato che l'idea che Omicron sia una variante meno pericolosa è da «mettere da parte» e che serve «riconoscere semplicemente il ritmo con cui accelera attraverso la popolazione». «Quindi la cosa migliore che possiamo fare è vaccinarci con le dosi di richiamo», ha concluso.

 

 

CINA - La Cina ha indetificato il suo primo caso di variante Omicron di Covid-19 a Tianjin, a 150 chilometri a est di Pechino, dopo aver effettuato il sequenziamento del genoma. Lo riferiscono i media cinesi che citano il Centro per la prevenzione e il controllo dell'epidemia di Tianjin.

 

NORVEGIA - «La situazione è grave. La diffusione dei contagi è troppo alta e dobbiamo agire per limitarla». Così il primo ministro norvegese Jonas Gahr Stoere ha annunciato all'agenzia di stampa Ntb l'intenzione di introdurre nuove restrizioni per limitare la circolazione del coronavirus. L'obiettivo è quello di «evitare che il servizio sanitario venga sovraccaricato» e di «garantire che l'onere sociale ed economico non diventi maggiore». In Norvegia i ricoveri ospedalieri sono più alti che mai dall'inizio della pandemia, con 331 ricoverati ieri. Allo stesso tempo, l'infezione continua ad aumentare e solo la scorsa settimana sono stati registrati poco più di 32mila nuovi casi. In una nuova valutazione del rischio, il National Institute of Public Health prevede che la variante Omicron porterà in futuro a «una diffusione significativamente maggiore dell'infezione».

 

SVIZZERA - Nelle ultime 72 ore, in Svizzera si sono registrati 23.511 nuovi contagi, 46 decessi e 273 ricoveri per il covid-19. Lo rende noto l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), che come ogni lunedì pubblica i dati dei tre giorni precedenti. Lunedì scorso c'erano stati 23.888 nuovi casi. In 72 ore sono stati trasmessi i risultati di 159.315 test, con un tasso di positività del 14,76%. Sull'arco di due settimane, il numero totale di infezioni è 125.488. I casi per 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni sono 1440,84. In Ticino, in 72 ore, si sono registrate 480 nuove persone positive, mentre i decessi sono risultati tre. Nei Grigioni - in questo caso però in 24 ore - ci sono stati 206 contagi e due morti. Il 66,43% della popolazione in Svizzera è totalmente vaccinata. Il 47,28% delle persone sopra i 65 anni ha già ricevuto una terza dose. Dall'inizio della pandemia, 1.135.345 casi di Covid-19 sono stati confermati in Svizzera e nel Liechtenstein. In totale si contano 11.450 decessi e il numero di persone ospedalizzate si attesta a 37.052.

 

I NUMERI DI OMICRON  -  Al 13 dicembre risultano altri 920 casi in più rispetto a ieri di variante Omicron di Sars-CoV-2 confermati nell'Unione europea/Spazio economico europeo. Il totale complessivo è di 1.686 casi finora segnalati da 23 Paesi dell'area, tra cui 27 dall'Italia. È il dato aggiornato rilasciato dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Gli altri Paesi Ue/See che hanno segnalato casi di Omicron sono: Austria (17), Belgio (30), Croazia (3), Cipro (3), Repubblica Ceca (8), Danimarca (195), Estonia (26), Finlandia (20 ), Francia (59), Germania (82), Grecia (3), Islanda (20), Irlanda (10), Lettonia (5), Liechtenstein (1), Paesi Bassi (62), Norvegia ( 958), Portogallo (49), Romania (8), Slovacchia (3) Spagna (36) e Svezia (23), secondo informazioni provenienti da fonti pubbliche. Inoltre, sono stati segnalati numerosi casi probabili in diversi Paesi. «Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni sulla gravità erano asintomatici o lievi. Finora non sono stati segnalati decessi correlati a Omicron. Questi dati - ribadisce l'Ecdc - devono essere valutati con cautela, poiché il numero di casi confermati è troppo basso per capire se lo spettro clinico della malattia provocata da Omicron differisce da quello delle varianti precedentemente rilevate».

 

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Complessivamente a livello mondiale ci sono stati 6.430 casi confermati di Omicron, segnalati da 70 Paesi, secondo il dato dell'ultimo bollettino diffuso dall'ente europeo. Di questi, 47 sono Paesi e territori al di fuori dell'Ue/See, che hanno segnalato in tutto 4.744 casi di Omicron. Ad aver comunicato contagi da questa variante sono stati: Argentina, Australia, Bahrain, Bangladesh, Bermuda (Regno Unito), Botswana, Brasile, Canada, Cile, Cuba, Regione amministrativa speciale di Hong Kong, Fiji, Ghana, Gibilterra, India, Israele, Giappone, Giordania , Kuwait, Libano, Malawi, Malesia, Maldive, Mauritius, Messico, Namibia, Nepal, Nigeria, Russia, Arabia Saudita, Senegal, Sierra Leone, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Sri Lanka, Svizzera, Taiwan, Thailandia, Tunisia, Turchia, Uganda, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti d'America, Zambia e Zimbabwe.

 

 

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Il Messaggero