Variante indiana: cosa è, perché è temuta, l'efficacia dei vaccini

La variante indiana del Sars-Cov-2, il virus che causa il Covid, è numerata B.1.617. È stata scoperta il 5 ottobre del 2020 nel Maharashtra, stato...

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La variante indiana del Sars-Cov-2, il virus che causa il Covid, è numerata B.1.617. È stata scoperta il 5 ottobre del 2020 nel Maharashtra, stato dell'India Centro-occidentale, conosciuto per la capitale Mumbai.

La variante indiana mostra due mutazioni, chiamate E484Q e L425R, ed è già diffusa in Italia: tanto che è stata sequenziata a Firenze il 10 marzo. È stata registrata anche in diversi altri paesi europei e negli Stati Uniti.

 

 

La caratteristica dell'indiana è che presenta due mutazioni (denominate E484Q e L425R). Non è ancora del tutto chiaro se più pericolosa per mortalità, contagiosità e contrasto ai vaccini. Ciascuna di queste due mutazioni prese singolarmente non è unica per una variante, ma la presenza di entrambe nella stessa variante è unica.

Occorre però sottolineare che, specie in Israele, il vaccino Comirnaty (cioè il vaccino di Pfizer/BioNTech) sembra essersi dimostrato efficace contro la variante indiana, benché in maniera ridotta (ancora non è stato possibile quantificare la riduzione). 

 

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Il Messaggero