Ragazza di 21 anni morta per l'operazione al naso, spunta un guasto in sala operatoria

Una tragica fatalità dietro il decesso di Maria Chiara Mete, la ragazza di 21 anni morta dopo un intervento di rinoplastica alla “Casa del sole” di Formia, in...

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Una tragica fatalità dietro il decesso di Maria Chiara Mete, la ragazza di 21 anni morta dopo un intervento di rinoplastica alla “Casa del sole” di Formia, in provincia di Latina. Stando a quanto emerge dalle carte a disposizione degli investigatori, infatti, potrebbe esserci stato un guasto in sala operatoria ovvero il malfunzionamento del “ventilatore” che consente la respirazione del paziente intubato.


«I macchinari con i quali è stato eseguito l’intervento erano perfettamente funzionanti - spiega l'avvocato Renato Archidiacono che assiste l'anestesista indagato - lo dimostra proprio l’allarme apnea certificato nella cartella anestesiologica che è scattato perché non veniva più rilevata l’anidride carbonica in uscita dalla paziente, nel momento in cui è andata in sofferenza»

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Anche per questo i legali dei familiari della ragazza hanno chiesto e ottenuto il sequestro del tubo oro-tracheale utilizzato in quella occasione.

Un guasto di fronte al quale qualcosa non ha poi funzionato a dovere. Ipotesi che la Procura di Cassino sta vagliando, in attesa dell’esito dell’autopsia. Emerge anche un altro particolare, legato al farmaco utilizzato per abbassare la pressione e ridurre il sanguinamento durante l’intervento che potrebbe aver causato problemi alla ragazza. Per adesso l’arresto cardiaco che ha portato al ricovero prima in rianimazione a Formia e poi a Latina, dov’è morta, resta avvolto nel mistero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero