Una tragica fatalità dietro il decesso di Maria Chiara Mete, la ragazza di 21 anni morta dopo un intervento di rinoplastica alla “Casa del sole” di Formia, in...
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«I macchinari con i quali è stato eseguito l’intervento erano perfettamente funzionanti - spiega l'avvocato Renato Archidiacono che assiste l'anestesista indagato - lo dimostra proprio l’allarme apnea certificato nella cartella anestesiologica che è scattato perché non veniva più rilevata l’anidride carbonica in uscita dalla paziente, nel momento in cui è andata in sofferenza»
Latina, ragazza morta dopo l'intervento al naso: 31 indagati
Morta dopo l'operazione al naso, eseguita l'autopsia. La salma a Lamezia per i funerali
Anche per questo i legali dei familiari della ragazza hanno chiesto e ottenuto il sequestro del tubo oro-tracheale utilizzato in quella occasione.
Un guasto di fronte al quale qualcosa non ha poi funzionato a dovere. Ipotesi che la Procura di Cassino sta vagliando, in attesa dell’esito dell’autopsia. Emerge anche un altro particolare, legato al farmaco utilizzato per abbassare la pressione e ridurre il sanguinamento durante l’intervento che potrebbe aver causato problemi alla ragazza. Per adesso l’arresto cardiaco che ha portato al ricovero prima in rianimazione a Formia e poi a Latina, dov’è morta, resta avvolto nel mistero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero