«Dal lockdown abbiamo avuto molti effetti negativi, in primis la crisi economica, ma abbiamo avuto anche dei vantaggi, che vanno oltre l'effetto sul contenimento...
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Covid 19, il vaccino in autunno: la sfida sui tempi tra case farmaceutiche
In questi mesi «abbiamo avuto anche troppi scienziati in televisione. Bisogna stare attenti a quelli prezzolati, che partecipano ai programmi in cambio di cachet». Ma in generale, ha concluso l'esperto, «l'epidemia ha reso noi esperti tutti un po' “bugiardi” perché veniamo presto smentiti dal rapido avanzamento delle conoscenze». Netto no al patentino di immunità per le vacanze in Sardegna, quello che arriva poi da Ippolito. Test salivari rapidi, ha spiegato, «non sono validati». Inoltre, «dietro c'è un affare privato miliardario, perché vengono tutti convinti che va fatto un test, e che va fatto presso laboratori privati». «L'Oms, che pure ha i suoi difetti perché corre dietro alla lepre dopo che è scappata - ha aggiunto - finalmente ha detto che non esistono patentini di immunità per il coronavirus, cosa che il Comitato Tecnico Scientifico ha da sempre sostenuto».
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Le malattie infettive, «poiché non hanno confini, hanno bisogno di un modello di risposta centralizzato; che non significa centralistico, significa prendere decisioni che poi le Regioni adattano alle loro realtà. Senza questo, non riusciremo mai a controllare le malattie infettive: «Spero di vedere un nuovo sistema pubblico veramente universalistico, dove c'è, almeno per le malattie infettive, una catena di comando. Dobbiamo usare questa emergenza per rifare la sanità con etica, morale e onestà», aggiunge. Quanto alle immagini della ripresa della movida, Ippolito commenta: «Persone che non hanno capito che il futuro dipende da loro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero