Prendersi cura dei malati non significa solo curarli. Lo spiega Franco Mandelli, uno dei grandi nomi dell'ematologia italiana, nel suo nuovo libro "Curare è prendersi cura",...
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Guaritori come gli inventori del metodo Stamina. «I guaritori vincono perchè sono bravissimi ad ottenere la fiducia del malato - ha affermato Mandelli -, perchè lo ascoltano e gli dedicano tempo. Nel caso di Stamina Vannoni ha scelto benissimo anche le malattie, perchè sono incurabili, e davanti al nulla il genitore non può che sperare. Se i medici sanno stare vicini ai pazienti evitano anche che si generino casi come questo o come quello Di Bella».
Il ricavato del libro verra devoluto all'Associazione italiana leucemie. L'opera affronta diversi temi fondamentali nella vita di medici e pazienti, dal fumo alla spending review fino a un capitolo appunto sui 'guaritorì. «Sono pagine pregne di umanita - ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un messaggio - con esempi di impagabile saggezza». A celebrare Mandelli anche l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli. «Roma non sarebbe così com'è se non fosse per Mandelli - ha affermato - che è stato ed è indispensabile».
La presentazione all'Auditorium è stato anche l'occasione per ricordare il fondatore di Musica per Roma Gianni Borgna, recentemente scomparso e paziente di Mandelli. Il suo successore alla guida della Fondazione Aurelio Regina ha affermato di voler intitolare a Borgna una delle sale dell'Auditorium. «Una proposta che - ha spiegato - insieme a Carlo Fuortes presenteremo al sindaco di Roma e alla giunta perchè dovrà essere l'amministrazione comunale a decidere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero