Come spiega lo stesso Piero Angela in un video su Twitter, in moltissimi gli hanno già chiesto un parere su questa epidemia da Coronavirus, vista la sua grande...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il tutorial di Barbara D'Urso su come lavarsi le mani diventa virale: ecco il video
Nei giorni scorsi, il conduttore e divulgatore è intervenuto in una conferenza stampa indetta dall'Ordine dei Giornalisti. «Anche per la mia storia mi sento responsabilizzato, il mio Paese va preservato dal contagio del coronavirus, ma anche da un altro contagio, quello dellapsicosi, che si sta diffondendo soprattutto all’estero: la paura che questo sia un Paese dove non si può più andare». Piero Angela, insieme al presidente dell’Odg Carlo Verna, è intervenuto sul tema "Informare non allarmare: coronavirus e comportamento corretto dei giornalisti".
«Non sono così allarmato dal virus spero, come dicono alcuni virologi, che rientri abbastanza velocemente con la nuova stagione e che nel frattempo si trovi un vaccino o qualche farmaco efficace». Angela ha poi commentato il lavoro dei media. «Dipende dalle rete e dai servizi, ma è anche vero che ormai nei telegiornali non parlano quasi d’altro. Ovviamente la gente è interessata ma anche la massa di notizie in se’ può avere l’effetto di creare preoccupazione nelle persone».
Un invito a raccontare le cose con il "buon senso". «Una storia come questa del coronavirus non l’avevo mai vista in 68 anni di lavoro». Nessuno «sa ancora niente della virulenza del contagio, anche se sembra che sia minore di quanto appariva all’inizio in Cina e comunque il 95% dei contagiati guarisce. In confronto basti pensare che l’influenza. stando agli esperti, causa invece dai 300 mila ai 600 mila morti l’anno nel mondo».
Il Messaggero