Vergogna, difficoltà ad affrontare alcuni temi in famiglia, che si intrecciano talvolta un dover fare «coming out» anche rispetto alle proprie preferenze...
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Decathlon lancia il velo islamico da corsa: rivolta in Francia, vendite (per ora) sospese
«I tempi sono cambiati, eppure tanti giovani provano grande imbarazzo ad aprirsi con i genitori su alcuni aspetti della propria vita personale e non effettuano i test, pur avendo una vita sessuale attiva - spiega Grillo - l'Ssn è di tutti i cittadini ed è compito del ministro della Salute e delle istituzioni rimuovere gli ostacoli alla prevenzione in ogni ambito della salute. Negli ultimi anni è stata fatta pochissima informazione sul pericolo Aids e molti ragazzi ignorano o sottovalutano la pericolosità della malattia. Presto potranno effettuare liberamente i test in contesti protetti e dedicati, senza più bisogno del consenso del genitore o tutore».
«È però necessario siano rispettate tre condizioni- evidenzia la Garante Filomena Albano- la prima è che i test avvengano in un contesto protetto e dedicato nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. La seconda è che in caso di positività ai test i genitori o il tutore siano coinvolti al fine di garantire un adeguato supporto affettivo nella gestione della notizia e della terapia. Infine, è necessario promuovere una cultura della prevenzione e l'educazione all'affettività e alle emozioni». L'Autorità si è inoltre resa disponibile a fornire il proprio contributo già per la redazione di un eventuale disegno di legge in materia. Un sostegno arriva dal Gay Center e da Arcigay. «Oggi - spiega il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo - è quasi impossibile per i minori avere accesso al test per Hiv e malattie sessualmente trasmissibili, senza il consenso dei genitori, cosa che comporta che in molti non fanno le terapie mettendo a rischio la propria salute».
Mentre Michele Breveglieri, responsabile salute nella segreteria di Arcigay, evidenzia: «Auspichiamo che la definizione di una norma più adeguata ai tempi avvenga ora con un dialogo serrato con le associazioni».
Il Messaggero