Un attacco alle donne nel cuore di Roma. A 48 ore dalle celebrazioni dell’8 marzo, altre due targhe dedicate alla memoria di grandi donne sono state vandalizzate a Villa...
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Maggiore sicurezza, è quello che chiedono i frequentatori dell’immenso parco, telecamere per cercare di frenare gli atti di vandalismo, i borseggi, ma anche il degrado nella villa. La parte Ovest del parco è stata più volte teatro di bivacchi ma anche di fenomeni ancora più allarmanti. «Qualche settimana fa abbiamo rinvenuto una siringa nello sterrato alle spalle dei bagni (chiusi) di via della Nocetta» denuncia Arca. Le siringhe, poi rimosse da personale dell’Ama, erano state individuate anche lungo la parte confinante con via Aurelia Antica e a ridosso dell’ingresso su via di Donna Olimpia. In un altro angolo del parco, è stato trovato ciò che resta dei borseggi: documenti, chiavi, carte di credito. «Servono servizi in borghese, e appostamenti nelle aree e nei giorni più a rischio, transitare in auto sui viali in un’area di 184 ettari di bosco non serve a nulla», aggiunge l’associazione. L’intercapedine del ponte pedonale che attraversa via Leone XIII, ad esempio, è da tempo rifugio di sbandati e senzatetto.
Un mese fa l’ennesimo sgombero da parte degli agenti della Polizia Locale. «Non servono interventi isolati, ma quotidiani», aggiungono i frequentatori. Il ponte, tra l’altro, era stato riqualificato, i lavori sono costati più di ventimila euro, ma a gennaio, dopo circa un mese, è stato di nuovo vandalizzato. Vengono imbrattati con vernici addirittura gli accessi alle cavità sotterranee di villa Pamphili. In decadenza anche le aree giochi, la malandata pista di pattinaggio e quel che resta di un campo da basket vicino il Casale di Giovio: abbandonate da tempo e senza manutenzione, recentemente sono state chiuse perché ritenute pericolose. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero