Ventenne si impicca in carcere, è polemica: «Non doveva essere lì»

Ventenne si impicca in carcere, è polemica: «Non doveva essere lì»
Un brandello di lenzuolo legato alla grata e avvolto al collo nel bagno di una cella nella seconda sezione del carcere di Regina Coeli. Pochi secondi e poi il buio. È morto...

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Un brandello di lenzuolo legato alla grata e avvolto al collo nel bagno di una cella nella seconda sezione del carcere di Regina Coeli. Pochi secondi e poi il buio. È morto così - impiccato - nella notte tra venerdì e ieri un 22enne. «Quel giovane - spiega il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia- non doveva essere lì, questo suicidio si poteva evitare: il ragazzo aveva problemi significativi da un punto di vista psichiatrico, quindi era incompatibile col regime carcerario». Il 22enne era evaso da una Rems, la residenza sanitaria per l'esecuzione delle misure di sicurezza a detenuti con problemi mentali dove era stato condotto tempo fa.


Una struttura, che sostituisce le carceri psichiatriche, gestita dalla sanità territoriale del Lazio in collaborazione con il ministero di Grazia e Giustizia, il cui compito non è solo quello di garantire la detenzione ma fornire anche un percorso terapeutico riabilitativo. Il giovane che è morto a Regina Coeli dopo essere evaso dalla struttura è stato ripreso ma invece che essere ricondotto alla Rems è stato trasferito in carcere con le accusa di lesione a pubblico ufficiale e danneggiamento. «Reati tutto sommato irrilevanti - commenta ancora Anastasia - e legati al fatto che era andato via dal Rems».

«I numeri non ingannano - aggiunge il presidente della Camera Penale di Roma, l'avvocato Cesare Placanica - i suicidi in carcere sono statisticamente superiori in modo incomparabile a quelli che avvengono fuori dalla mura di detenzione. Ma i numeri confermano quello che è sotto gli occhi di tutti, e che solo chi dovrebbe vedere non vuole vedere. Condizioni di detenzione inumane, quanti morti ancora saranno necessari perché certe coscienze comincino a rimordere?». Un dato su tutti, il carcere di Regina Coeli ospita 911 detenuti rispetto ai 622 previsti dalla capienza della struttura. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero