Vaccino, da marzo nel Lazio si potrà fare dal medico. Ma ogni dottore avrà appena 20 dosi

Vaccino, da marzo nel Lazio si potrà fare dal medico. Ma ogni dottore avrà appena 20 dosi
La notizia è al tempo stesso positiva e beffarda. Iniziamo dal bicchiere mezzo pieno: nel Lazio dal primo marzo sarà possibile, finalmente, vaccinarsi contro il...

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La notizia è al tempo stesso positiva e beffarda. Iniziamo dal bicchiere mezzo pieno: nel Lazio dal primo marzo sarà possibile, finalmente, vaccinarsi contro il Covid-19 presso il proprio medico di famiglia, come moltissimi di noi hanno già fatto per l'influenza. Ed ecco la parte vuota del bicchiere: i vaccini saranno pochissimi, appena una ventina per ognuno dei 4.000 medici di base che hanno aderito all'iniziativa. 

Inevitabili le polemiche anche se l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, è esplicito: «E' inutile che qualche medico si lamenti o faccia ironia. Il pane si fa con la farina che abbiamo. Per marzo abbiamo destinato 80.000 vaccini ai medici di base del Lazio. E' un numero in sè significativo ma mi rendo conto che ogni medico avrà a disposizione poche fiale. Se poi dovessero arrivare alti vaccini saremo felicissimi di distribuirli».

Vaccino, chi ha la precedenza

Il vaccino sarà l'Astrazeneca che ha bisogno di un richiamo dopo tre mesi. Si inizierà dai pazienti che hanno 65 anni e quindi dalla classe 1956. Nei prossimi giorni basterà inviare una mail o fare una telefonata al medico che inizierà a fare le sue liste di prenotazioni. Il vaccino Astrazeneca è molto facile da usare perché si conserva nei frigoriferi normali esattamente come i sieri anti-influenzali e ha anche il pregio di costare poco alle casse pubbliche.

I medici riceveranno un compenso per ogni vaccinazione che ammonterà a 12 euro. Lo Stato prevede di spendere circa 60 milioni di euro sotto forma di indennità per i medici di famiglia che dovrebbero vaccinare entro l'estate circa 5 milioni di italiani. Da aprile - con ogni probabilità perché al momento non c'è ancora l'autorizzazione - ai medici sarà riservata anche quote del vaccino Jhonson&Jhonson che è monodose e quindi facilissimo da utilizzare. 

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Il Messaggero