Vaccini Covid Lazio, alla Nuvola e a Fiumicino si può prenotare Pfizer

Vaccini Covid Lazio, alla Nuvola e a Fiumicino si può prenotare Pfizer
Non più Astrazeneca, ma Pfizer. Il centro della Nuvola di Fuksas all'Eur, Roma, e quello nel parcheggio lunga sosta dell'aeroporto di Roma Fiumicino cambiano...

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Non più Astrazeneca, ma Pfizer. Il centro della Nuvola di Fuksas all'Eur, Roma, e quello nel parcheggio lunga sosta dell'aeroporto di Roma Fiumicino cambiano vaccini. Per le prossime prenotazioni si inietterà il giorno dell'appuntamento il farmaco prodotto dall'azienda statunitense e non più quello della casa farmaceutica anglo-svedese. «In considerazione della disponibilità di dosi programmate – si legge nella comunicazione data da Salute Lazio attraverso i social –, dal 1 maggio gli hub vaccinali La Nuvola e Fiumicino Aeroporto somministreranno il vaccino Pfizer-BioNtech. Saranno comunque assicurati, nei medesimi siti, i richiami dei vaccini AstraZeneca a coloro che hanno ricevuto la prima dose».

Perché si cambia vaccino in alcuni hub

Non era mai accaduto prima che un centro vaccinale nel Lazio cambiasse il tipo di vaccino. Nella Regione guidata da Nicola Zingaretti ogni punto di somministrazione ha un farmaco specifico. Una scelta che permesso di velocizzare la campagna di vaccinazione e che non è stata seguita dalle altre regioni d'Italia. Perché allora si cambia? Il motivo principale è legato alla raccomandazione dall'Ema riguardo ai due vaccini vettoriali attualmente a disposizione: l'Astrazeneca e il J&J. «Consigliati a chi ha più di 60 anni». Questo vuol dire che gli under 60 potrebbero non riceverlo, anche se la Regione sta valutando se consentirlo su base volontaria: dato che, quella dell'agenzia europea, è solo una raccomandazione. Ma c'è anche un altro aspetto, che si può leggere nell'intervista al Messaggero rilasciata dall'assessore alla Sanità Alessio D'Amato. «Al momento solo Pfizer e Moderna hanno aumentano le quantità. Di AstraZeneca sappiamo soltanto che a inizio maggio arriveranno 186mila fiale». Un dato chiave per interpretare quest'ultima decisione. Più dosi Pfizer, più possibilità di somministrazioni per il farmaco statunitense.

 

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Il Messaggero