Dentro la stanza vaticana, il Papa e Trump conversano, si scambiano i doni e il presidente parla del "grande onore" di essere ricevuto da Francesco, insieme alla...
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Quel tipo semplice e diretto - sì insomma il presidente degli Stati Uniti - sembra fare simpatia ai romani. Lui è a colloquio con Bergoglio, e sta per andare da Mattarella al Quirinale. E loro - tra l'orgoglio di ospitare un personaggio così importante e qualche inconveniente dovuto a questa presenza così imponente dal punto di vista della scorta, delle necessarie misure di sicurezza e tutto il resto - appaiono per lo più simpatizzare per Trump, visto come "uno che parla chiaro e che detesta le chiacchiere dei politici". Insomma non omologato. Chissà quanti voti, dopo tutti quelli di popolo incassati in America, prenderebbe The Donald qui in mezzo ai quiriti. Abituati all'americano a Roma di Albertone, ma questo non è un film anche se potrebbe sembrarlo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero