Roma, tromba d’aria a Ladispoli chiesto lo stato di calamità

Roma, tromba d’aria a Ladispoli chiesto lo stato di calamità
Una tromba d’aria lo scorso 13 dicembre ha scoperchiato il pallone geodetico, sradicato lampioni e colpito auto in sosta. A Ladispoli la giunta comunale ha attivato...

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Una tromba d’aria lo scorso 13 dicembre ha scoperchiato il pallone geodetico, sradicato lampioni e colpito auto in sosta. A Ladispoli la giunta comunale ha attivato l’iter per lo stato di calamità naturale nel tentativo di sbloccare i fondi dalla Regione. La delibera è stata votata a Palazzo Falcone dal sindaco e dagli assessori del centrodestra. «Con l’attivazione della procedura di riconoscimento dello stato di calamità – dice il primo cittadino, Alessandro Grando - speriamo di poter avere un risarcimento economico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per i costi che dovremo sostenere per ripristinare i luoghi, nonché per i cittadini che hanno subito danni alle proprietà private».


Preoccupazioni maggiori per il Pala Panzani di via Firenze, l’impianto sportivo dove si allenano e gareggiano le formazioni giovanili e la prima squadra della Volley Ladispoli. Le raffiche di vento hanno devastato la tettoria della struttura e di conseguenza le attività sono state sospese. Ci vorranno almeno 50 mila euro per far rientrate tutto nella normalità. L’elenco dei danni è lungo. Decine e decine di migliaia di euro in più per gli alberi caduti, i pali della luce divelti e diverse automobili non risparmiate dalla furia del maltempo che ha interessato soprattutto il lungomare nord tra via Roma e via Marco Polo. I ladispolani hanno avuto paura ricordando soprattutto quel 6 novembre di 3 anni fa quando un tornado attraversò la città provocando la morte di un clochard in pieno centro, il ferimento di una ventina di persone e danni per milioni di euro ad opere pubbliche, abitazioni, attività commerciali e vetture. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero