Non c'è bisogno di volare in Africa per concedersi un lungo safari, basta intrufolarsi nei meandri del IV Municipio (Colli Aniene-Tiburtino) per imbattersi in leoni,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un flash-mob sui generis, una via di mezzo tra provocazione e grido di dolore per lo stato di abbandono in cui versa la zona, lanciato ironicamente da un gruppo di cittadini riuniti nel comitato di quartiere Merlino. Da viale Palmiro Togliatti a via Grotta di Gregna e poi ancora dal parco Baden Powell all'area verde Livio Labor. In mezzo all'erba alta, tra i papaveri e la gramigna, sono apparsi loro: il re leone, le gemelle dal collo lungo, la zebra. «È stato un modo spiega Silvia Cecilia, ideatrice dell'iniziativa per sollecitare l'attenzione su un problema che rende ancora più difficile la vita in un territorio dilaniato dai problemi sociali: l'erba cresce e non viene tagliata da settimane». Così, mentre il Campidoglio pensa davvero all'uso delle pecore per sfalciare/mangiare l'erba, quella non tagliata diventa intanto il set di una denuncia collettiva e popolare.
I MOTIVI
«La nostra è un'iniziativa dimostrativa: se paghiamo le tasse dobbiamo poi ricevere servizi adeguati. Ma purtroppo qui non è così da tempo», conclude la Cecilia. Il comitato Merlino nome scelto non a caso: come il mago della Disney, anche i cittadini sperano di compiere prima o poi una magia ha provveduto a sue spese alla stampa delle gigantografie disseminandole poi nel Municipio. Scegliendo con cura le aree che più di altre versano da settimane in condizioni deprecabili.
LE CAUSE
Un tentativo quasi disperato per mettere l'accento sulla gara per il mantenimento del verde non di pregio che non è stata ancora aggiudicata mentre quella per la cura del verde scolastico pubblicata già due volte dovrà essere ripetuta (con nuova formulazione) perché nessuno ha partecipato. Tradotto in cifre, ci sono 400 mila euro bloccati.
È tutto scritto, nero su bianco, in una direttiva della giunta municipale del 7 maggio scorso in cui l'amministrazione guidata dalla grillina Roberta Della Casa, preso atto delle difficoltà, suggerisce dei rimedi inconsueti. A partire dalla pubblicazione di «un avviso mirato al reperimento di associazioni volontarie disponibili si legge nella direttiva ad intervenire sulle aree verdi municipali in forma gratuita» fino all'interpello di «aziende agricole pubbliche e private presenti sul territorio per lo sfalcio dell'erba col beneficio di utilizzare le risultanze in favore degli animali». Non è il primo atto che spiana la strada alla proposta comunale di usare le greggi al posto dei tosaerba, ma poco ci manca. Altrimenti, ci penseranno zebre e leoni.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero