OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Per il via libera ufficiale da parte del governo è ormai questione di ore e la Regione Lazio inizia a mettere “mano” all’organizzazione dei secondi richiami per garantire al personale sanitario, ai soggetti fragili - malati oncologici compresi e over 80 - la somministrazione della terza dose di vaccino contro il Sars-Cov-2. È questo il target a cui il governo e, di riflesso, l’assessorato alla Sanità guardano considerato che sono state queste persone le prime, a partire dallo scorso dicembre, a intraprendere il percorso di immunizzazione.
Vaccini, Ema: al via la valutazione della terza dose Pfizer
Vaccino Lazio, il piano per la terza dose: prima gli 80enni e i fragili
Ebbene, nella Regione promette l’assessore Alessio D’Amato, che ieri ha inaugurato il nuovo pronto soccorso dell’ospedale Vannini con un percorso “rosa” dedicato alle vittime di violenza, al nuovo appuntamento non si arriverà impreparati. Orientativamente, infatti, è da fine settembre inizio ottobre che scatterà il richiamo in terza dose tenuto conto dei nove mesi trascorsi dalla prima iniezione.
L’ORGANIZZAZIONE
Le strade a cui la Regione sta lavorando sono due: quella organizzativa per garantire rapidamente le somministrazioni e quella “scientifica” perché sempre ad ottobre partirà la campagna vaccinale contro l’influenza e dall’assessorato fanno sapere che sono in corso degli studi condotti allo Spallanzani per capire se è possibile procedere con la doppia somministrazione.
I VACCINI
«Sulla terza dose - commenta ancora D’Amato - siamo pronti e per quanto riguarda le dosi, ci sono scorte sufficienti». Il Lazio ad agosto ha potuto contare su una consegna “extra” di quasi un milione e mezzo di dosi Pfizer e Moderna, il vaccino che sarà somministrato al target di riferimento e considerate le consegne previste per il mese di settembre non ci saranno problemi né per chi deve concludere il ciclo né per chi deve ancora iniziarlo e né dunque per chi sarà chiamato alla terza dose: priorità agli immunodepressi e soggetti fragili, poi over 80 e personale sanitario. Si sta inoltre ragionando sul ruolo che potrebbero avere le farmacie nella partita anche per quanto riguarda l’antinfluenzale. Fino allo scorso anno i farmacisti potevano soltanto vendere il vaccino poi nel pieno della campagna contro il Covid sono stati autorizzati alla somministrazione e dunque potrebbero rientrare in gioco sia per le terze dosi che per le immunizzazioni contro il virus stagionale. Per questo capitolo la Regione ha acquistato oltre 1,2 milioni di dosi e da crono-programma la campagna partirà i primi di ottobre. Si punta a replicare il risultato dello scorso anno perché seppur con casi nettamente inferiori rispetto a due inverni fa c’è da aspettarsi una circolazione doppia di Covid e influenza da cui mettersi al riparo. La campagna dello scorso anno portò a proteggere dall’influenza 1.658.793 persone (880.347 a Roma) il 71,5% in più rispetto al 2019 quando ad essere vaccinati furono 966.776 residenti.
Il Messaggero