Benedettini e ortodossi uniti in preghiera a Subiaco contro il Covid

Benedettini e ortodossi uniti in preghiera a Subiaco contro il Covid
A Subiaco monaci benedettini e sacerdoti ortodossi romeni si trovano per la prima volta insieme e lo fanno per pregare contro la pandemia di Covid. Nella culla del monachesimo...

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A Subiaco monaci benedettini e sacerdoti ortodossi romeni si trovano per la prima volta insieme e lo fanno per pregare contro la pandemia di Covid. Nella culla del monachesimo occidentale, gli eredi di San Benedetto da Norcia e una delegazione di ortodossi di Cluj in Romania si sono ritrovati come non era mai accaduto nel mondo. I romeni hanno anche visitato l'antica biblioteca nazionale del proto cenobio di Santa Scolastica dove è stato stampato il primo libro a caratteri mobili e ammirato manoscritti e incunaboli.

Un incontro avvenuto proprio in prossimità della festa di San Benedetto del 21 marzo e nei luoghi, il Monastero di Santa Scolastica e il Sacro Speco, dove il Santo, patrono d'Europa, ha elaborato la regola Ora et Labora, diffusa poi dai discepoli in tutto il mondo.


I due ordini religiosi hanno recitato insieme il canto di Akatistos un inno liturgico del V secolo che si è tenuto nella Cappella degli Angeli a Santa Scolastica.

 

 

«L'occasione è stata la imminente festa di San Benedetto - racconta il benedettino Dom Fabrizio, direttore della biblioteca e insieme abbiamo pregato per questa l'epidemia che affligge il mondo. Qui ai monasteri molte telefonate di persone che chiedono una preghiera per avere una speranza in questo momento. Questa visita è stata anche il momento ideale per pregare insieme e sperare che questo virus venga sconfitto e torni la serenità».
Per la festa del Patrono d'Europa la fiaccola benedettina sarà in due luoghi simbolo della lotta al Covid.

Oggi 17 marzo doveva arrivare all'ospedale Spallanzani di Roma (ma c'è stato un rinvio) e domani nella città di Bergamo, epicentro italiano dell'epidemia. La delegazione ortodossa era rappresentate dalla chiesa i Montefiascone e da sacerdoti di Cluj. I religiosi romeni, infatti, sono particolarmente interessati ai tesori della biblioteca benedettina: «Questa visita ha concluso Dom Fabrizio ha rappresentato in pieno la nostra regola benedettina, l'aspetto spirituale con la preghiera e quello del lavoro con la cultura».
 

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Il Messaggero