Fatebenefratelli-Isola Tiberina: arrivato l’accreditamento definitivo con il sistema sanitario regionale

Fatebenefratelli-Isola Tiberina: arrivato l’accreditamento definitivo con il sistema sanitario regionale
Accreditato in modo definitivo con il sistema sanitario regionale del Lazio l’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. Il decreto è stato firmato dal...

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Accreditato in modo definitivo con il sistema sanitario regionale del Lazio l’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. Il decreto è stato firmato dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Si tratta di un fatto storico, osserva la Regione, perché, dopo decenni di accreditamento provvisorio, mette in regola su elevati standard qualitativi e assistenziali il celebre nosocomio romano. Questa decisione chiude un percorso complesso che ha indotto la proprietà ad attuare una profonda opera di ristrutturazione degli spazi al fine di adeguare l’antica struttura ai criteri regionali di accreditamento.


I numeri. Il decreto accredita 255 posti letto complessivi, di questi 22 sono di day hospital. L’ospedale è inserito nel circuito dell’emergenza in quanto sede di Dipartimento di 1 livello. L’area chirurgica ha 79 posti letto ordinari, più 4 di dh multispecialistico. L’area medica conta 67 posti letto, più 18 di day hospital, 28 di terapia intensiva, 12 dei quali di intensiva neonatale, altrettanti sono quelli per la rianimazione e 4 di terapia intensiva coronarica.  

«I posti letto per l’area di Ostetricia sono 59, 46 dei quali dedicati all’ostetricia e 13 a neonatologia - spiegano dalla Regione - L’area travaglio è dotata di 8 sale per il parto più una dedicata alle emergenze. Le culle sono 36. Il blocco operatorio conta 4 sale, due sono quelle dedicate al parto. La chirurgia ambulatoriale invece dispone di 5 sale chirurgiche, di cui una per la cardiologia ed una per radiologia interventistica». «Presenti anche una sala gessi, un complesso di 28 ambulatori e un reparto dialisi di 10 posti - conclude - La dotazione tecnologica e diagnostica è composta da tre tac, due risonanze magnetiche e due mammografi. Si aggiungono tre acceleratori lineari per il servizio di radioterapia, di radiologia Interventistica, e per il servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale (Simt), e di endoscopia digestiva». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero