Matteo Salvini, blitz all'impianto smaltimento rifiuti di Rocca Cencia, ma l'Ama gli vieta l'ingresso

Ospite non gradito. Il senatore della Lega, Matteo Salvini, questa mattina accompagnato da alcuni consiglieri regionali e comunali del Carroccio ha provato a entrare...

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Ospite non gradito. Il senatore della Lega, Matteo Salvini, questa mattina accompagnato da alcuni consiglieri regionali e comunali del Carroccio ha provato a entrare nell’impianto Tmb di Rocca Cencia, l'impianto di smaltimento rifiuti per il trattamento meccanico-biologico (una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati) per compiere un sopralluogo. L’azienda non ha autorizzato l’ingresso motivando la decisione per “interventi di manutenzione in corso”.


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«È la prima volta che mi accade una cosa del genere», ha commentato Salvini. «Caro prefetto, questa mattina è accaduto, a mio avviso, un fatto gravissimo: è stato negato a me e a un gruppo di consiglieri regionali e comunali l'accesso all'impianto pubblico dell'Ama di Rocca Cencia a Roma impedendo così il mio diritto-dovere di controllo e verifica». È quanto si legge in uno stralcio della lettera che questa mattina il segretario della Lega Matteo Salvini ha inviato al Prefetto di Roma, Gerarda Pantalone. «Mi auguro - prosegue - che tu possa verificare la regolarità di questo assurdo divieto che mi è stato imposto contando quanto prima di poter visitare questo impianto dell'Ama».
 
«Non siamo mica a Fort Knox, ma a Rocca Cencia, dove peraltro, c'è una puzza che ve la raccomando...». Matteo Salvini è basito davanti ai cancelli dell'impianto. Il leader della Lega annuncia in diretta Fb che non lo hanno fatto entrare e avverte: «Mi viene il dubbio che ci sia qualcosa da nascondere...». Ad accompagnare l'ex ministro dell'Interno c'è il consigliere capitolino del Carroccio, Maurizio Politi, che contatta al telefono l'amministratore unico dell'Ama spa, Stefano Zaghis e gli fa notare che «è la prima volta nella storia di Roma che viene vietato l'ingresso a un consigliere comunale e a un senatore della Repubblica».


«Il dottor Zaghis -spiega Politi- ci ha comunicato che esiste una prima volta per tutto, anche di non entrare in un impianto Ama. Invece, nella storia di Roma non era mai successo una cosa del genere, tutti i consigliere comunali sono sempre entrati, poi questa cosa la vedremo nelle sede competenti, parleremo con il prefetto e chiederemo la rimozione di Zaghis». «Mi viene il dubbio che ci sia qualcosa da nascondere, è grave tutto questo, non mi è mai accaduto in 20 anni di sentirmi dire», lo interrompe Salvini. «C'è qualcosa da nascondere allora», insiste Politi, che aggiunge: «Il contratto di servizio dice che possiamo presentarci qui per entrare anche senza autorizzazione, ma noi per cortesia li abbiamo pure avvertiti due giorni prima, forse siamo stati educati». «Abbiamo peccato di educazione», gli fa eco il 'Capitanò, che annuncia la lettera al prefetto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero