Nell’anno in cui Roma ricorda e omaggia Alberto Sordi, suo pigmaglione in celluloide, si moltiplicano le iniziative dedicate al centenario di colui che più di tutti...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E da San Cosimato con il Piccolo America, a Tor Bella Monaca nel teatro diretto artisticamente da Alessandro Benvenuti insieme a Filippo D’Alessio, direttore organizzativo, il passo è breve. Nel teatro di Via Bruno Cirino, fiore all’occhiello di Roma Est, Alberto Sordi torna a far sognare, sorridere e riflettere il pubblico, grazie alla proiezione di “Accadde al Commissariato”, film del 1954 diretto da Giorgio Simonelli con protagonista Nino Taranto e con la partecipazione di tanti volti noti della commedia italiana. La proiezione in programma per il 6 settembre alle ore 18.00, avrà luogo nell’ambito della terza edizione di “Avvistamenti”, rassegna cinematografica a ingresso gratuito, a cui seguirà alle 20.30 la presentazione del libro “Luce su Alberto Sordi!” (Ed.Artdigiland, 2020), a firma di Sergio D’Offizi, presente insieme all’editrice Silvia Tarquini ed allo storico e critico cinematografico Gerry Guida. Il sorriso di Sordi e le tante maschere con cui il pubblico ha imparato a conoscerlo nel tempo, rivivono nei ricordi fotografici dell’autore, in una serata realizzata in collaborazione tra Biblioteche di Roma e Edizioni Artdigiland. Dopo la presentazione sarà di nuovo tempo di pop-corn, con la proiezione del film “Detenuto in attesa di giudizio”, del 1971, di Nanni Loy. L’appuntamento del 6 settembre arriva dopo la storica riapertura dei teatri del 15 giugno, dopo la conclusione del lockdown, un momento in cui il felice sodalizio Benvenuti-D’Alessio ha riaffermato l’interesse primario della struttura nel voler dare centralità al presidio culturale di Roma Est, attivo anche in questo difficile periodo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero