La droga veniva pagata su carte di credito prepagate. Gli involucri, “magnetizzati”, venivano collocati su contenitori della nettezza urbana, così da...
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Il sodalizio, composto da cittadini italiani quasi tutti con precedenti specifici, operava prevalentemente nei quartieri romani del Tufello, Talenti, Nuovo Salario e San Basilio e utilizzava, oltre ai tradizionali metodi di spaccio mediante la cessione diretta dal pusher all'acquirente, anche metodi “originali”. In alcuni casi, infatti, il pusher veniva contattato telefonicamente dall'acquirente per l'ordinativo dello stupefacente e la successiva consegna avveniva mediante l'utilizzo di involucri magnetizzati collocati su contenitori della nettezza urbana e successivamente prelevati dall'acquirente su indicazione del pusher, previo pagamento del corrispettivo in denaro su carte di credito prepagate. L'indagine ha portato, complessivamente, all'esecuzione di 8 arresti in flagranza del reato di detenzione e spaccio di droga, al deferimento in stato di libertà di altre 2 persone per il medesimo reato nonché al sequestro di circa 100 grammi di cocaina, 130 grammi di hashish ed oltre 6.000 euro in contanti provento dell'attività di spaccio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero