C’è un piccolo borgo medievale alle porte di Roma, lungo la via Cassia, che per il silenzio e le case adornate di fiori che lo contraddistinguono rievoca quasi il...
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Su questo territorio, dove già dalla fine dell’Età del Bronzo vi furono insediamenti umani, sorgeva in epoca antica Castrum Insulae. Isola Farnese incominciò la sua nuova fioritura intorno al XVII secolo, quando il cardinale Alessandro Farnese acquistò il Castello, edificato nel Cinquecento. Il Castello, separato dal resto dell’abitato da un fossato artificiale (sui cui si poteva passare attraverso un ponte levatoio) presenta sull’arco d’ingresso lo stemma cardinalizio con i gigli della nobile famiglia dei Farnese. L’imponente struttura, nonostante dimostri caratteri architettonici del XVI secolo, sorge su di un precedente fortilizio medievale che risale all’anno 1003. Da quando il Castello divenne proprietà dei Farnese il borgo divenne fiorente anche come punto di commercio dei gustosi prodotti dell’enogastronomia locale. Le abitazioni della popolazione sorgevano intorno alla rocca, talvolta incastonate nel tufo. Il nome Isola Farnese deriva proprio dal fatto che il borgo si erge sulla rocca di tufo circondata dal Fosso Piordo, quindi come una sorta di vera e propria isola. Nelle vicinanze di Isola Farnese vi consigliamo di fare tappa anche alle Cascate della Mola, presso l’antico Mulino che costituisce uno degli accessi al Parco di Veio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero