Roma, strade colabrodo: il Comune arruola "cacciatori" di buche

Nonostante il martellamento sui social della maggioranza capitolina con l’hashtag #stradenuove, con post dedicati a ogni singolo intervento di ripristino dell’asfalto,...

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Nonostante il martellamento sui social della maggioranza capitolina con l’hashtag #stradenuove, con post dedicati a ogni singolo intervento di ripristino dell’asfalto, sono sempre più malmesse le strade della capitale. In particolare quelle della grande viabilità, che sono in carico direttamente al dipartimento Simu del Campidoglio, come testimonia la nuova gara relativa ai “Servizi per la sorveglianza sulla rete stradale”, con la quale si affida a imprese esterne il compito di controllare lo stato delle condizioni delle strade di grande scorrimento e collegamento e di segnalare le anomalie alle ditte che hanno in carico la manutenzione.

L’idea

Per “dare la caccia” alle buche che infestano le strade della Capitale, la giunta guidata dalla sindaca Virginia Raggi investirà infatti circa 21 milioni per tre anni, un valore praticamente triplo rispetto all’appalto in scadenza (il quale però aveva una durata di due anni). A far lievitare i costi, spiegano dal dipartimento Simu, la necessità di implementare un servizio che si è dimostrato insufficiente a coprire con puntualità i circa 800 km di viabilità da monitorare. La nuova gara, inoltre, comprenderà anche le piste ciclabili, che l’amministrazione capitolina in un’ottica “green” considera fondamentali per la mobilità cittadina.

 

 

L’attività

L’accordo quadro, così, prevede che le imprese utilizzino un numero maggiore di uomini e mezzi dedicati ai controlli, aumentando anche la frequenza dei passaggi. Il Campidoglio chiede a chi gestirà il servizio di mettere al lavoro almeno 8 ingegneri/architetti reperibili h24 sette giorni su sette per le emergenze, 73 laureati/diplomati tecnici per le attività di sorveglianza e 22 addetti alla centrale operativa. Le ditte che si aggiudicheranno il servizio nei 3 lotti in cui è suddiviso l’accordo quadro, uno dei quali dedicato specificamente alle “opere di arte stradale” come ponti e cavalcavia, avranno infatti un compito impegnativo. Nei capitolati è previsto il controllo di sedi stradali e relative pertinenze (banchine spartitraffico, isole salvagente, cordoli di delimitazione, ecc.) inclusi i sottovia e le gallerie; marciapiedi; aree di sosta e parcheggi; corsie preferenziali; scarpate a margine carreggiata se di proprietà comunale; fossi laterali e fossi di guardia a margine della carreggiata; chiusini; griglie e caditoie; segnaletica verticale non luminosa e orizzontale; new jersey, guardrail e barriere di sicurezza metalliche; parapedonali e barriere antirumore; manufatti per il superamento delle barriere architettoniche; piste ciclabili (intero sviluppo del sistema delle piste ciclabili con l’esclusione di quelle gestite dal Dipartimento Tutela ambientale).

 

 

Le squadre 

Diverse tipologie di squadre di “cacciatori di buche” si divideranno i compiti. Quelle a bordo di automezzi e motoveicoli sorveglieranno le sedi carrabili, mentre “pattuglie” di camminatori si occuperanno dei percorsi pedonali. Altro personale, poi, sarà dedicato alle piste ciclabili, mentre è previsto anche un servizio di sorveglianza specifico in caso di “emergenza meteo”.

 

Il sistema 

Il personale dovrà individuare e segnalare ogni possibile situazione di pericolo “in atto” o di pericolo “incipiente” per la pubblica incolumità, che richiede un intervento manutentivo. Le buche e le altre anomalie stradali rilevate saranno suddivise in tre livelli a seconda della gravità: “criticità a risoluzione differibile”, “criticità di rango intermedio” e “criticità urgentissima”, per la quale viene richiesto l’intervento immediato delle ditte della manutenzione. 

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Il Messaggero