Buche a Roma, manto stradale dissestato su viale Castro Pretorio: donna cade e finisce in ospedale

Buche a Roma, manto stradale dissestato su viale Castro Pretorio: donna cade e finisce in ospedale
Uscire per andare al lavoro e ritrovarsi in un letto di ospedale, camminare sotto casa e piombare in pochi secondi in incubo che durerà chissà quanto tempo. I...

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Uscire per andare al lavoro e ritrovarsi in un letto di ospedale, camminare sotto casa e piombare in pochi secondi in incubo che durerà chissà quanto tempo. I residenti di Castro Pretorio da tempo denunciavano la pericolosità del manto stradale dei marciapiedi e delle carreggiate, temevano che prima o poi qualcuno sarebbe inciampato in quelle maledette voragini o nei rattoppi seminati a ogni angolo del rione. E alla fine, l'incidente si è verificato.


Polso, ulna e radio fratturati, un intervento chirurgico già subito e un altro a cui dovrà sottoporsi. Capita anche questo nella Capitale, in un rione ricco di storia, archeologia, ma anche problemi mai risolti. La lista, dopotutto è lunga: c'è la mancata manutenzione di strade e marciapiedi, ma anche la questione del degrado e della sicurezza per la presenza costante di sbandati e ubriachi.


TRA RABBIA E PAURA
«Sono sconcertato, da tempo denunciamo la presenza dell'asfalto dissestato nel quartiere, i marciapiedi sono impraticabili, ci sono buche, avvallamenti e questo è il risultato: mia moglie sconvolta e dolorante su un letto di ospedale». La denuncia è di Giuseppe Sbardella, residente storico nonché portavoce del comitato di quartiere Rifondiamo Castro Pretorio.

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Da tempo insieme ad altri abitanti sta provando in ogni modo a risollevare il quartiere, denunciando il degrado, i rifiuti non raccolti, la presenza di bivacchi in ogni angolo. Ma la protesta quotidiana, quella più sentita riguarda proprio il manto stradale deteriorato un po' ovunque che costringe chi gira con lo scooter a fare gimkane per evitare le voragini e i pedoni ad avere mille occhi mentre passeggiano.
«L'incidente è avvenuto la mattina del 4 maggio di mattina - aggiunge Sbardella - mia moglie è caduta su viale Castro Pretorio, all'angolo con via Marghera, mi ha subito chiamato, non credevo che la caduta potesse avere delle conseguenze così gravi: fortunatamente spiega è stata immediatamente aiutata da una infermiera e un agente della Polizia Locale di Roma Capitale libero dal servizio che passavano sulla strada». La corsa in ospedale, al Policlinico Umberto I, le lastre e poi il verdetto: «Bisogna operare».

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LE OPERAZIONI
Il primo intervento chirurgico è andato bene, ne servirà ancora un altro però. «Dopotutto - aggiunge Sbardella - mia moglie Patrizia ha riportato una frattura composta multiframmentata, insomma, purtroppo, siamo solo agli inizi di una disavventura che chissà quanto tempo durerà». E aggiunge: «Più volte ho segnalato a Municipio e Comune lo stato disastroso dei marciapiedi di Castro Pretorio, da via Marghera, a via Milazzo, da via dei Mille, fino a viale Castro Pretorio perché temevo qualche incidente e alla fine è avvenuto».


Sbardella sta pensando di chiedere l'aiuto di un avvocato per ottenere giustizia. «Mi affiderò a un legale - dice - per avviare una mediazione e cercare di ottenere un equo risarcimento dei danni, perché è davvero vergognoso finire all'ospedale per colpa di una buca».


 

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Il Messaggero