Roma, rifiuta di farsi lavare il vetro al semaforo, la rom la provoca e si abbassa i pantaloni in mezzo alla strada

Scene di ordinaria inciviltà a Roma. Un'automobilista ferma su Lungotevere, all'altezza del circolo Tevere Remo  aspetta che il semaforo scatti. E'...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Scene di ordinaria inciviltà a Roma. Un'automobilista ferma su Lungotevere, all'altezza del circolo Tevere Remo  aspetta che il semaforo scatti. E' l'ora di pranzo. Come ogni giorno una rom si avvicina per cercare di pulire il vetro, lei si rifiuta ma stavolta decide di prendere un telefonino per filmare quel capannello di nomadi che ogni giorno sono ferme al lato della strada a chiedere l'elemosina. Una di loro se ne accorge, sorride da lontano e decide di provocarla. Si avvicina al finestrino e come se niente fosse si abbassa i pantaloni mostrando il sedere, nel bel mezzo di una strada trafficatissima, davanti agli occhi increduli dei passanti. Poi soddisfatta torna indietro mentre due turisti passano, scuotono il capo e vanno via.


Il filmato, girato ieri da Alessandra Scarpa, del coordinamento I municipio della Lista Marchini, viene pubblicato sulla loro pagina Facebook e fa il boom di visualizzazioni. Un insulto a Roma e ai cittadini perbene. «Siamo in campo da 3 anni perché abbiamo scelto di non rassegnarci, di non abituarci a vedere la nostra città, e noi stessi, sprofondare in una drammatica decadenza - scrive il comitato del I municipio -  Non abbiamo intenzione di accettare che a Roma chi vive al di fuori dalle regole, è più tutelato dei cittadini onesti, non paga nessun prezzo e, come se non bastasse, forte della sua inaccettabile immunità, si permette di deridere quelli che rispettano le regole».

«Ma dove siamo finiti? - si sfoga Scarpa - E' una vergogna. E' questa l'immagine che vogliamo dare di Roma? Ieri su quella strada c'erano turisti a passeggio, mamme con bambini e nemmeno un vigile o un rappresentante delle forze dell'ordine. Ogni giorno dobbiamo vivere questo soprusi. Ora basta».


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero