Rifiuti, spunta una nuova discarica

Alla fine dell'anno chiuderanno le due discariche in cui vanno anche i rifiuti di Roma (Colleferro e Rocca Secca). In parallelo spuntano nuovi progetti presentati da gruppi...

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Alla fine dell'anno chiuderanno le due discariche in cui vanno anche i rifiuti di Roma (Colleferro e Rocca Secca). In parallelo spuntano nuovi progetti presentati da gruppi privati per realizzare due nuovi impianti. Del primo, presentato dal gruppo abruzzese Maio per Pian dell'Olmo, nel XV Municipio ai confini con Riano, già si sapeva: il progetto prevede una discarica nell'ex cava e la conferenza dei servizi per decidere sulla richiesta è già cominciata.


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IL RITORNO
Il secondo invece riguarda Monte Carnevale, nei pressi di Malagrotta, in un'area di cui si era già parlato qualche anno fa quando il prefetto Goffredo Sottile era il commissario proprio per la ricerca di un sito in cui realizzare la discarica (non se ne fece nulla). Il progetto, presentato in Regione da una società che si chiama New Green, prevede una discarica per rifiuti contenenti amianto e per rifiuti inerti. Secondo Giacomo Giujusa, M5S, ex assessore del XI Municipio, «c'è il rischio però che una volta ottenuta l'autorizzazione l'impianto possa ampliare il tipo di rifiuti smaltiti e diventare una discarica anche per i rifiuti urbani e gli scarti del tmb». Così come per Pian dell'Olmo, a Monte Carnevale c'è già chi organizza manifestazioni: il 27 luglio si svolgerà una assemblea pubblica in via di Ponte Galeria. Resta un fatto: se davvero il nuovo piano dei rifiuti ormai pronto in Regione chiederà l'autosufficienza impiantistica a Roma, da qualche parte una discarica di servizio andrà realizzata e la corsa è già cominciata, con Ama che resta alla finestra a guardare, visto che ad oggi non ha neppure il piano industriale.

LA CRISI
C'è poi un'altra criticità, che è diventata ancora più grave da quando la raccolta della spazzatura è andata in tilt. Le discariche abusive, cresciute e moltiplicatesi in molti quartieri, sono il problema principale che ora Ama dovrà risolvere. Gradualmente i rifiuti vicino ai cassonetti, sia pure con fatica e ancora con qualche zona non raggiunta, sono stati rimossi. Discorso diverso va fatto per le zone, spesso in campagna o nelle aree verdi, in cui in molti cittadini poco rispettosi della loro città sono andati a gettare l'immondizia. Il tema è stato affrontato l'altro giorno, nel corso dell'ultimo vertice tra i tecnici di Ama, Roma Capitale e Regione Lazio. Le riunioni si svolgono ogni tre giorni, servono a fare il punto sull'applicazione dell'ordinanza della Regione del 5 luglio che ha concesso più spazi negli impianti di trattamento del resto del Lazio ad Ama per aiutarla a superare la fase di difficoltà. Proprio oggi scade il termine di due settimane concesse all'Ama per recuperare i rifiuti dalle strade. Nel corso del vertice dalla Regione è stato chiesto di rafforzare gli interventi sulle decine e decine di discariche abusive che vengono segnalate in molte zone.

SEGNALAZIONI

Ama farà uno sforzo per rimuoverle, una volta completato il ritorno alla normalità nelle aree attorno ai cassonetti. Il problema delle discariche abusive riguarda tutti i quadranti, ma ovviamente sono maggiormente diffuse in periferia. Alcuni esempi: verso il litorale ce ne sono a Casal Bernocchi e a Torre San Michele; a nord di Roma vi sono ancora rifiuti abbandonati oltre La Storta andando verso l'Olgiata; nel quadrante est numerose segnalazioni da Casal Monastero, ma anche nella zona di Tor Sapienza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero