Restano interrogativi sulla morte di Luca Sacchi, il persona trainer 24enne morto dopo esser stato colpito alla testa da un proiettile ieri sera a Roma nel tentativo di...
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Sono queste le parole pronunciate davanti alle telecamere di Pomeriggio Cinque da una ragazza, rimasta anonima, che mercoledì sera era per strada a Roma, a pochi passi da dove è stato ferito a morte Luca. Secondo le prime ricostruzioni il giovane avrebbe cercato di difendere la ragazza, rapinata dello zaino da alcuni sconosciuti: nella colluttazione è stato colpito alla testa da un proiettile. «La strada era completamente vuota, ho visto una moto arrivare da via Latina, due col casco integrale”, racconta la giovane che stava portando a passeggio il cane.
«E’ successo tutto troppo in fretta, dalla strada non è passato nessuno, perché nessuno li ha inseguiti, nessuno ha preso una targa, nessuno ha visto niente?”, si chiede ancora la testimone. In collegamento con il programma di Canale 5 è intervenuto anche il proprietario del pub davanti al quale è avvenuto l’omicidio: «Abbiamo sentito le urla e siamo usciti, mi è sembrato di vedere un’auto che scappava ma non sono sicuro», dice Michele mostrando poi l'ingresso del pub: «Il bossolo ha raggiunto la mia vetrina». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero