E' stato inaugurato ad Ostia nel Centro di formazione professionale Pasolini il nuovo murale di Maupal, l'artista Mauro Pallotta noto per l'opera Super Pope. ...
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«Abbiamo invitato Maupal - spiega Dario Bensi, direttore della scuola di via Baffigo - per commemorare la morte di Pasolini attraverso l'opera di un artista di street art vicino al mondo pasoliniano. Ad Ostia siamo i più legittimati a commemorare Pasolini, perché mettiamo in pratica le sue parole e le cose in cui credeva tutti i giorni, non solo nelle occasioni istituzionali. Questo grazie al lavoro che svolgiamo quotidianamente con i ragazzi, soprattutto quelli che vivono situazioni di disagio».
«Quando sono arrivato in questa parte di Ostia - aggiunge Maupal - mi sono trovato a confrontarmi con una realtà che mi ha subito affascinato. Non solo perché Pasolini è morto a poche centinaia di metri da qui, ma perché questa è la periferia delle periferie: la location per eccellenza dove proseguire il mio lavoro su di lui. Inoltre sono entrato subito in empatia con le persone che vivono questa scuola».
L'opera collocata nell'ingresso della scuola rappresenta il volto dell'artista. «Ho preso un'immagine molto nota, interpretando il suo sguardo inquieto. Ho voluto mettere negli occhi di Pasolini - dice Maupal - una luce con la forma dell'Italia perché era l'unico che vedeva il bello dove apparentemente non c'era: vedeva l'Italia nella sua totalità».
Il prossimo impegno per Maupal sarà al Quadraro dove all'interno del progetto Muro, creerà un murales su un tema ancora top secret che riguargerà il sociale. «A dicembre - racconta - farò un'opera sul periodo storico che sta vivendo Roma e l'Italia. Sempre con l'ironia che contraddistingue i romani. Le istituzioni hanno capito l'importanza della street art, purtroppo lo spazio dato agli artisti è troppo controllato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero